Dati Istat. Boom delle vendite alimentari ad aprile. Ma nessuno è d’accordo

Crescono del 6.7% le vendite di alimentari. Pugliese: «Un’illusione ottica dovuta alla Pasqua»

Dati positivi per le vendite alimentari in Italia nel commercio al dettaglio. Quanto meno ad aprile, sia nel confronto con lo stesso mese del 2013 che rispetto a marzo dell’anno corrente. L’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra un complessivo +0,4%. Scendendo nel dettaglio delle vendite alimentari, aprile chiude con +1,2% rispetto al mese precedente e con un 6,7% rispetto allo stesso mese del 2013.

Per quanto riguarda i canali distributivi, in generale sia le vendite della grande distribuzione che quelle delle piccole superfici, fanno segnare un +5% le prime e un +0,4% le seconde rispetto ad aprile del 2013. Nel settore alimentare la grande distribuzione cresce del 7,9%, del 3,5 le piccole superfici. La migliore performance è dei discount alimentari (+8,5%), poi ipermercati (+5,7%) e supermercati (+4,7%).

«Un’illusione ottica dovuta alla Pasqua, non canterei vittoria». Questo il commento di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad su twitter. Ma non è il solo a guardare con sospetto e senza particolare ottimismo i dati Istat. Anche Coldiretti, per esempio, sottolinea come il dato di aprile sia falsato dalla collocazione della Pasqua, differente rispetto al 2013. Sulla stessa linea anche Confcommercio, per la quale è troppo presto per annunciare una ripresa definitiva dei consumi. Molto critiche le posizioni di Federconsumatori e Adusbef: “non ci convince l’ipotetica spinta data dalla festività pasquale, i cui consumi, secondo quanto rilevato dal nostro Osservatorio hanno registrato una contrazione del -13,8% rispetto alla Pasqua 2013. Sorge il dubbio che i ricercatori siano già andati in vacanza in qualche ricco emirato e abbiano inviato da lì le rilevazioni, spacciandole per stime relative all’Italia”.

Scettico anche il commento della Cia – Confederazione italiana Agricoltori: “Nel primo quadrimestre del 2014 le vendite dei prodotti alimentari registrano una flessione dello 0,5 per cento, cedendo nei piccoli negozi (-2,3 per cento) ma anche in supermercati (-0,7 per cento) e ipermercati (-1 per cento). Per questo il “boom” di aprile (+6,7 per cento) non basta a invertire il trend complessivo, che resta negativo, tanto più che l’incremento record è “gonfiato” dall’effetto Pasqua con una spesa per la tavola stimata in poco più di un miliardo di euro”.

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