Crisi del mercato e calo dei consumi: sono questi i due fattori che il settore dell’ortofrutta si trova a dover combattere oramai da molti anni e che anche nel 2013, secondo Ibrahim Saadeh, presidente di Italia Ortofrutta – Unione Nazionale, rappresenteranno la principale sfida che il settore si troverà a dover fronteggiare. «Negli ultimi 5 anni – ha commentato Saadeh Ibrahim all’agenzia di stampa Italpress – c‘è stata una profonda crisi di mercato e questo ci ha spinto ad approfondire le caratteristiche qualitative dei prodotti perché competere con Paesi che hanno costi di produzione nettamente inferiori rispetto ai nostri è estremamente difficile». Da qui il focus su qualità e aspetti nutritivi di frutta e verdura.
Il presidente dell’associazione che lo scorso anno ha integrato le due Unioni preesistenti, vale a dire UIAPOA ed UNACOA, è realista circa le prospettive per il nuovo anno: « Le aspettative però non sono molto incoraggianti, vista anche la crisi che sta tagliando i consumi. Ad oggi purtroppo non abbiamo segnali di inversione di tendenza sulla capacità di acquisto delle famiglie italiane. Dal 2000 ad oggi abbiamo registrato un calo dei consumi di oltre il 20%. Ciò significa che una famiglia italiana consuma oggi circa 100 chili di frutta e verdura in meno rispetto a 10 anni fa. Siamo passati da un consumo di 450 chilogrammi pro capite a 347 chilogrammi pro capite»
Crisi e calo dei consumi. Quali prospettive per l’ortofrutta nel 2013?
Qualità e aspetti nutritivi. Il pensiero di Saadeh Ibrahim, presidente di Italia Ortofrutta
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