I draghi sono molto golosi di kiwi. Fuor di metafora, esistono concrete possibilità di incrementare l’export di kiwi verso il gigante asiatico. La conferma è arrivata durante la terza edizione dell’European Fruit Summit, svoltosi ieri a Cesena come anteprima al Macfrut, la fiera della filiera ortofrutticola che prende il via oggi e proseguirà fino a venerdì. La prof.ssa Huliyeti Hamisu, intervenuta in qualità di relatrice esperta del mercato cinese, ha infatti dichiarato: “Sebbene il kiwi sia originario della Cina, i consumatori cinesi hanno cominciato a conoscere questo frutto soltanto di recente e ora l’actinidia è richiesta dal mercato interno. A livello produttivo, gli attuali quantitativi non riescono a soddisfare la domanda, quindi dobbiamo importare”. Diversa invece è allo stato attuale la situazione in Russia dove, come ha confermato Elena Koroleva della catena distributiva 7ya, “non si coltiva kiwi e non si acquista molto kiwi, ma se inizierà la Cina, anche in Russia potrebbe esserci un incremento della domanda”.
Cina, grandi opportunità per il kiwi italiano
Al Summit del Macfrut si è discusso di nuove possibili frontiere per l’actinidia
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