Il mirtillo del supermercato può essere utile a prevenire gravi malattie, in particolare le patologie cardiovascolari e forme di cancro. A rivelarlo è uno studio italiano dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, che è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of food composition and analysis”. In particolare, l’elisir della salute scoperto analizzando i mirtilli dei supermercati, ovvero quelli coltivati, starebbe nella quercetina, una sostanza appartenente alla classe dei flavonoli glicosidi, noti per le loro proprietà antiossidanti. Lo studio italiano, incentrato sul mirtillo coltivato e finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, è durato quattro anni ed è stato scritto da Urska Vrhovsek, Domenico Masuero, Luisa Palmieri e Fulvio Mattivi. “Abbiamo scoperto – spiega Urska Vrhovsek – che il mirtillo coltivato è del tutto simile nella composizione al mirtillo di bosco. Può contenere in media circa 200 mg/kg di una complessa miscela contenente fino a 23 diversi flavonoli. Una singola porzione di mirtilli (150 grammi) fornisce quindi in media 30 milligrammi di flavonoli, ossia due – tre volte superiore a quelli che vengono giornalmente assunti nella dieta occidentale. Questo significa che il mirtillo coltivato è in assoluto una tra le fonti più concentrate di flavonoli glicosidi nella dieta umana”.
Mirtillo, quello coltivato fa bene alla salute
Scoperta una classe di flavonoli importanti per le malattie coronariche
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