Angurie col botto

Gli esplosivi effetti di un fertilizzante in Cina

Campi coltivati trasformati in campi minati: è l’“effetto Vietnam” che ha colpito i terreni della provincia dello Jiangsu, ad est della Cina. Non è però il napalm il responsabile del disastro, bensì un altro agente chimico, il forchlorfenuron, utilizzato senza danni anche negli USA su kiwi e uva, ma in questo caso spruzzato in dosi eccessive dagli agricoltori con l’intento di accelerare i tempi di maturazione delle angurie. Devastante il risultato, documentato da un servizio della televisione di stato cinese e ripreso in Italia sia dal Corriere della Sera che dal Tg2, con frutti deformi ed esplosi che rendono i terreni simili a campi minati: “Nel giro di una sola mattina sono esplose 80 angurie, poi ho smesso di contarle: erano troppe”, racconta un contadino della zona. Un fenomeno verificatosi in altre 20 fattorie, per complessivi 45 ettari di terreno. Non solo: la polpa dei frutti distrutti è diventata fibrosa, con semi bianchi anziché neri. Addio miraggi di raccolti abbondanti e guadagni extra: le angurie-mine saranno usate come mangime per maiali e pesci, nella speranza che l’episodio serva da monito alle autorità cinesi per porre freni all’abuso di fertilizzanti e pesticidi.

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