Uscire dalla disoccupazione attraverso la coltivazione: è la scelta di venti ex lavoratori dell’Eutelia, già noti in cronaca per la vertenza con l’azienda, colpevole di bancarotta fraudolenta. Dopo sei mesi di occupazioni, picchettaggi, presidi e scioperi della fame si riparla di loro, stavolta per dare una buona notizia. Il TG3 di ieri ha mandato in onda un servizio sull’Eut-Orto: lo spazio coltivato dagli ex cassintegrati che, dopo aver appreso dell’esistenza degli orti urbani, hanno deciso di curare un proprio appezzamento di terra. A sostenere il loro progetto Gianluca Pecciola, vicepresidente della commissione ambiente presso la Provincia di Roma, e Franco Sapia, preside dell’Istituto Agrario “Garibaldi”, i cui 700 studenti condividono con i neo agricoltori fatiche e gioie quotidiane della vita agricola: “I ragazzi ricevono una grande lezione di vita dalla voglia di fare e di reinventarsi di questi lavoratori”. Tra loro, esperti di telecomunicazioni e marketing, i quali hanno battezzato la propria ‘creatura’ con un nome che, se da un lato ricorda l’azienda di provenienza, dall’altro evoca una via d’uscita, una riscossa dal torto subìto.
Nasce Eut-Orto, esempio di riscossa creativa
Dal mouse alla zappa, il percorso degli ex impiegati Eutelia
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