Pere, la produzione del futuro parla cinese

Le previsioni al 2015 parlano di un +17% sul 2008 grazie soltanto al Gigante giallo

La produzione mondiale di pere tende ad aumentare, ma nei prossimi anni questo incremento sarà targato esclusivamente Cina, perché negli altri Paesi produttori la situazione tende a rimanere stazionaria e per giunta, in Europa, il trend degli ultimi anni vede un calo nei consumi. Ad affermarlo è uno studio condotto dal CSO e presentato in occasione di Interpera 2010. Illustrando la ricerca, Elisa Macchi del CSO ha infatti spiegato: “Dal 2007, la produzione di pere nel mondo ammonta a circa 20.000.000 di tonnellate. Nel corso di dieci anni, è aumentata del 50%. In particolare, l’Emisfero Sud ha incrementato la propria produzione di 1.500.000 tonnellate (+ 14%), mentre l’aumento dell’Emisfero Nord è da imputare soprattutto alla Cina, che è passata da 6,5 a quasi 14 milioni di tonnellate. Ora, da questo Paese non ci possiamo attendere un aumento come negli ultimi anni, ma occorre considerare che c’è ancora la tendenza a piantare pere e che gli impianti già esistenti sono giovani. Probabilmente la pericoltura, nel 2015, aumenterà del 17% rispetto al 2008 il proprio potenziale produttivo, ma questo aumento sarà ascrivibile solo alla Cina. Occorre pertanto mettere in campo azioni come il recupero dei consumi e l’ampliamento delle aree di collocamento delle pere”.

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