Pere, il segreto del successo olandese

Un Paese competitivo grazie ad alta densità produttiva, manodopera polacca, poca necessità di fertilizzazione

L’Olanda attualmente ha 8.000 ettari di superficie dedicati alla pericoltura, che producono oltre 300.000 tonnellate di pere. Entro i prossimi 4 anni, prevede oltretutto di accrescere ulteriormente i propri quantitativi nell’ordine di 50 – 60.000 tonnellate. Come sono possibili queste alte rese a costi concorrenziali rispetto al resto d’Europa? A spiegarlo, durante il recente convegno ferrarese di Interpera, è stato lo stesso Herman Bus dell’olandese NFO Fruit, che ha dichiarato: “Nel nostro Paese ci siamo innanzitutto specializzati nella Conference, oggi coltivata su 6.000 degli 8.000 ettari dedicati alle pere. Le alte rese che riusciamo ad ottenere sono dovute all’alta densità di alberi per ettaro: del resto, non piantiamo “ad alberello” ma “a siepe”. La raccolta, col sistema a siepe, è anche più semplice. Ovviamente, data la nostra produzione intensiva, abbiamo bisogno di molta manodopera, che ci viene fornita soprattutto da lavoratori polacchi, che in estate arrivano dal loro Paese perché in Olanda sono pagati di più. Infine, riusciamo ad avere bassi costi per la fertilizzazione perché la maggior parte dei terreni coltivati a pera sono di origine marittima o fluviale e quindi non necessitano di grandi quantità di fertilizzanti”.

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