Agli italiani piacciono le verdure sottozero, sia “al naturale”, sia ricettate. Secondo dati di Gfk-Italia nel 2007 il 92,2% delle famiglie nel nostro paese ha acquistato vegetali surgelati almeno una volta, con una penetrazione elevatissima. Non solo: oggi le vendite a volume di verdura “da freezer” hanno raggiunto il 55% del totale surgelati in Italia, una performance di tutto rispetto che fa capire quanto questi prodotti siano entrati nell’uso comune dei nostri connazionali. Non solo per ragioni di un acquisto “scorta”, ma per poter portare in tavola ogni giorno pietanze sempre nuove, preparate con ingredienti naturali e in poco tempo, facendo collimare i propri desideri culinari con le esigenze imposte dei ritmi della vita moderna e con l’aspirazione a un’alimentazione più sana. Sempre secondo Gfk, sono i fagiolini la tipologia di verdura più amata nella sua versione sottozero, con una penetrazione del 60,2%, seguiti dal minestrone (58,7%) e dalle patate (44,5%). Appena giù dal podio gli spinaci e le verdure ricettate, la versione più evoluta delle verdure sottozero, che possono finire in tavola dopo un rinvenimento di pochi minuti, in padella o microonde. Proprio per questo ultimo tipo di prodotti, si è evidenziato un vero e proprio boom nelle vendite, cresciute del 16% a volume e del 17,7% a valore. Finita l’epoca dei surgelati come alternativa per le verdure surgelate “uori stagione”, oggi si è aperta l’era delle verdure ricettate sottozero come prodotti soluzione, che possono risolvere una cena veloce, come piatto unico o contorno ricco.
La verdura? Piace sottozero
Uno studio di Gfk-Italia svela la passione dei nostri connazionali per le verdure surgelate, al naturale o ricettate
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