Export ortofrutticolo in buona salute

I consumi interni rallentano ma le spedizioni all’estero hanno performance confortanti. A valore il giro d’affari ammonta a 2,5 miliardi di euro

Da gennaio ad ottobre 2007 l’Italia ha esportato nel mondo 3.037.410 tonnellate di frutta e verdura, (+8%) per un ammontare di  2,5 miliardi di euro, con una crescita del 12%. A livello produttivo l’Italia si conferma leader europea per molte specie con un’offerta complessiva pari a 30,4 milioni di tonnellate di frutta e verdura ed una produzione lorda vendibile (Plv) pari a 11,4 miliardi di euro corrispondenti al 29% della Plv agricola. Questi dati sono ricavati da uno studio del Cso che analizza, nello specifico, le specie frutticole più importanti a livello nazionale. L’analisi per specie evidenzia sostanziale stabilità produttiva per le mele, con incremento degli investimenti per la varietà Fuji prevedendo un aumento di oltre l’80% nel prossimo triennio. Pesche e nettarine mostrano una maggiore competizione sui mercati internazionali a causa di un’accresciuta offerta. Per le pere l’Italia conferma la leadership europea e nei prossimi anni sono previsti incrementi di investimenti solo per la varietà Abate Fetel. Ottime le prospettive per il kiwi con una offerta in continua crescita ed una quota export del 70%.  In l’ampliamento dei mercati di sbocco offre spazi sempre maggiori alle nostre produzioni anche se sull’Oltremare il super euro frena le trattative.

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