Per la 19esima edizione del salone bolognese sono previsti convegni ed eventi dedicati agli operatori del settore
Il SANA, in programma dal 13 al 16 settembre a Bologna, entra nell’età adulta e lo dimostra concretamente con la chiara volontà, “di ottenere un rilancio di spessore internazionale. E’ stata la prima fiera importante a livello europeo, molto più grande e articolata di quella di Norimberga”. Lo afferma Lino Nori, presidente del Consorzio per il controllo dei prodotti biologici (Ccpb) e vicepresidente di Federbio. Dal momento che l’Italia è il primo produttore biologico in Europa sarebbe d’obbligo sfruttare questo primato creando le condizioni per le quali i buyer stranieri trovino al Salone un’attrattiva nei prodotti e collaborazione negli operatori nazionali presenti. I convegni organizzati per questa edizione rivestono un aspetto importante e funzionale. Tra i più significativi quello riguardante “Il ruolo della GDO per lo sviluppo della filiera biologica”, particolarmente interessante alla luce delle rilevazioni di Biobank e di Ismea, secondo le quali nel 2006 si è registrata una disaffezione agli acquisti di prodotti bio, seppure non per tutte le merceologie proposte. Le uniche due insegne che non hanno subito cali significativi sono Coop ed Esselunga mentre altre, alla luce della scarsa rotazione dei prodotti, hanno drasticamente tagliato l’offerta. Di altrettanto interesse la presentazione dell'”Osservatorio permanente sui consumi e i comportamenti degli italiani” curato da Giampaolo Fabris. Monitorando i principali trend e i fenomeni emergenti nei settori di riferimento, l’osservatorio individua tendenze e indica previsioni utili per operare con successo nei mercati complessi e ipercompetitivi come quelli che caratterizzeranno gli anni futuri. (g.c)
Foto in home page: Lino Nori