E’ tornato a splendere il sole in Toscana, dove si piangono i sette morti, in Romagna, in Lombardia e nelle altre regioni colpite da Ciaran dove ora si fanno i conti dei danni. Ingenti: in Toscana la stima tocca i 50 milioni secondo Coldiretti. Non stanno bene neanche in Romagna dove alcune aziende sono ancora piene di fango. Si spala. Un anno decisamente negativo per l’agricoltura italiana.
In Toscana danni per 50 milioni
Almeno 50 milioni di euro di danni nelle campagne a causa della tempesta Ciaran che ha ferito un migliaio di imprese agricole tra le province di Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Siena e Grosseto. Più della metà dei danni sono imputabili al settore vivaistico pistoiese. E’ la prima stima di Coldiretti Toscana in seguito all’eccezionale perturbazione con terreni e vivai finiti sotto oltre un metro di acqua, stalle, fienili e serre scoperchiate, trattori nel fango, alberi da frutto e olivi spezzati ma anche strade e vie rurali colpite da frane e smottamenti.
Si tratta di una stima ancora approssimativa ed in continuo aggiornamento che tiene conto dei danni diretti e visibili alle strutture agricole come serre, capannoni, magazzini, mezzi, attrezzature, fattori produttivi (concimi, semi etc) e produzioni perse o danneggiate. “E’ un bilancio ancora una volta pesantissimo per la nostra agricoltura che già a maggio, con l’alluvione nell’Alto Mugello, ha pagato un prezzo molto alto per i cambiamenti climatici. Una parte degli effetti di quell’evento meteorologico che ha innescato centinaia di frane e distacchi possiamo vederli solo oggi, a distanza di molti mesi, per colture importanti per esempio come la castanicoltura. – analizza Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana – E sarà così anche per questa calamità. Una parte dei danni dovuti agli allagamenti in seguito alle esondazioni di torrenti e corsi d’acqua che hanno portato nei terreni già seminati e nelle serre fango ed acqua potremo valutarli solo più avanti. La stima è destinata con probabilità a salire. In quadro che emerge è di un territorio fragile che deve impegnarsi di più per affrontare un futuro dove gli eventi estremi saranno sempre più frequenti. Oggi non siamo preparati per questa prospettiva e l’agricoltura è uno dei settori più esposti a questi rischi”.
Coldiretti Toscana ha particolarmente apprezzato la rapidità con cui la Regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e del Governo nel nominare il presidente Giani commissario straordinario e nel mettere a disposizione le prime risorse per reagire ad una calamità naturale che ha messo in ginocchio intere città e seminato morte e distruzione. Sono decine i trattori degli agricoltori impegnati, sin dal primo momento, per liberare le strade dai detriti e svuotare le strade dall’acqua così come gli uffici di Coldiretti nel fornire tutta l’assistenza necessaria alle imprese agricole.
Aziende bloccate in Romagna
“Un incubo senza fine. E adesso il Santerno fa ancora più paura“. Così titola il Resto del Carlino sugli ultimi eventi climatici estremi che parla di diverse aziende sott’acqua come la Bertuzzi Bruno di Borgo Tossignano: “Più di mezzo metro d’acqua ha invaso il capannone dove stocchiamo e vendiamo la frutta e gli ortaggi. Per non parlare della situazione nei campi – raccontano sconsolati Bruno e Samuele Bertuzzi –. È la seconda esondazione in meno di sei mesi e, se qualcuno non ci metterà una pezza alla svelta, non sarà neppure l’ultima”.
Fonte: Coldiretti Toscane e Resto Del Carlino