Tore Piana con il Centro Studi Agricoli, interviene sulla necessità urgente di favorire l’insediamento di nuovi agricoltori e allevatori, in Sardegna. Servono nuovi imprenditori agricoli. Motivati, preparati, ma non esclusivamente giovani. Entro il 2027, anno che segna la fine della nuova programmazione dei fondi comunitari al 2027, la Regione Sardegna deve pensare di insediare non meno di 3000. Di questi, due terzi abbondanti potranno essere giovani, con età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti, garantendo un contributo di 40 mila euro a giovane ( già previsto nel Csr approvato).
Il restante terzo, secondo Tore Piana dovrà essere costituito dagli over 41 e sino ai 60 anni, garantendo un aiuto di 30 mila euro. Per fare questo vi è la necessità di modificare il Csr Sardegna 2023/2027 inserito nel piano strategico nazionale. Si prenda l’esempio della Regione Sicilia che ha già programmato l’importante novità. Si deve tenere conto di nuove tendenze e nuovi bisogni . A volte la scelta obbligata di chi magari ha perso il lavoro (sempre per colpa della pandemia) e deve (in assenza di Rdc) o vuole trovare un’occupazione, sta di fatto che per combattere l’abbandono delle aree rurali, la desertificazione delle zone interne della Sardegna e fronteggiare quello che i sociologi hanno definito il “nuovo esodo 4.1”, c’è bisogno di uomini e donne con energie intellettuali nuove nel campo agricolo.
Due bandi
Due bandi diversi per giovani e meno giovani. Stesse scadenze, diverso l’importo del premio giovani e meno giovani potrebbero così presentare le domande. Il premio di primo insediamento oggi nel Crs Sardegna 2023/2027 è previsto a 40 mila euro per i soli giovani con 41 anni non compiuti. Per gli over 41 e under 61 nessuna agevolazione, a questi il premio potrebbe essere fissato, se la proposta dovesse trovare accoglimento, afferma Tore Piana in 30 mila euro. In ogni caso non sarebbero ammessi insediamenti multipli e dovrebbe essere presentato un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola che deve essere portato a compimento entro 36 mesi dalla data di notifica del decreto di Dimensione minima aziendale Per poter richiedere il premio di primo insediamento è necessario poter disporre un’azienda capace di assicurare la produzione standard di almeno 25 mila euro che scende a 10 mila per le aziende localizzate nelle isole minori e in zone svantaggiate e montane e nel comparto Olivicolo. Escludendo dal premio chi intende insediarsi in una azienda la cui produzione standard superi 250 mila euro.
Due sarebbero le grandi differenze tra l’intervento per l’insediamento dei nuovi imprenditori agricoli della nuova programmazione con la vecchia, del Psr Sardegna 2014/2020. La prima consisterebbe nell’avere contemplato anche gli over 41. Mai, prima d’ora, era stato previsto un intervento di questo tipo. L’altra è l’eliminazione del cosiddetto pacchetto giovani, ovvero il progetto di sviluppo aziendale che poteva essere (se ci fossero stati abbastanza fondi) finanziato con le altre misure del piano regionale di utilizzo dei fondi comunitari e che comunque vincolava i richiedenti alla sua realizzazione anche se solo con fondi propri. Questa la proposta del Centro Studi Agricoli, che scaturisce da idee e confronti sviluppatisi nelle numerose riunioni abbiamo svolto in tutto il territorio regionale nei mesi scorsi e porterebbe a favorire la costituzione di nuove aziende agricole, che in queste momento gravemente mancano in Sardegna. Per poterla attuare serve una modifica al Csr Sardegna 2023/2027 inserita nel piano strategico nazionale e da notificare alla UE per l’accoglimento. Si prenda l’esempio della Regione Sicilia, che ha già deliberato in questa direzione, conclude Tore Piana.
Fonte: Centro studi agricoli