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Diabete? Prescrivere ortofrutta, e si risparmia sulle spese sanitarie

Uno studio dell’università di Boston consiglia di distribuire buoni e sconti per aumentare il consumo terapeutico dei prodotti agricoli

Distribuire o scontare frutta e verdura ai diabetici fa risparmiare miliardi al sistema sanitario pubblico. Una convinzione e una proposta che arriva dopo lo studio Food is Medicine (il cibo cura oppure il cibo è medicina) dei ricercatori della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University di Boston.

Frutta e verdura fanno risparmiare sofferenza ai malati e soldi ai contribuenti

Iniziamo dalla fine ovvero dalle conclusioni dell’abstract della ricerca pubblicata su Journal of the American Heart Association: “Il nostro modello suggerisce che l’implementazione di prescrizioni di prodotti ortofrutticoli  tra gli adulti statunitensi con diabete e insicurezza alimentare genererebbe sostanziali guadagni di salute e sarebbe altamente conveniente”.

Lo studio è stato indirizzato a soggetti con problemi diabetici, cardiovascolari e obesità e ha seguito il programma National Health and Nutrition Examination Survey 2013-2018.

Vediamo alcuni conclusioni dell’applicazione del modello basato sull’incremento del consumo di frutta e verdura: “Ha stimato che nel corso della vita (media = 25 anni), l’aumento di prescrizioni di prodotti in 6,5 milioni di adulti statunitensi con diabete e insicurezza alimentare preverrebbe 292mila (intervallo di incertezza del 95%) malattie cardiovascolari, generando 260mila anni con buona qualità di vita.

Bene sulla salute. Vediamo il dato economico: investimento da 44,3 miliardi di dollari per aumentare il consumo di frutta e verdura e ottenere un  risparmio di  39,6 miliardi di costi sanitari più  4,8 miliardi in aumento della produttività.  In totale 44,4 miliardi. Il conto economico è positivo di poco, ma con un forte beneficio sulla qualità della vita delle persone.

Medicina ortofrutta

Siamo nel campo della nutraceutica ovvero la scienza che studia gli effetti positivi dell’assunzione di alcuni cibi sulla salute delle persone. I ricercatori di Boston sostengono la scelta di curare con i frutti della terra.  “Un programma nazionale di prescrizione di prodotti ortofrutticoli potrebbe essere attuato attraverso l’inclusione di prescrizioni di prodotti ortofrutticoli come beneficio come sta già avvenendo in determinati piani. In modo simile al programma di assistenza nutrizionale supplementare per donne, neonati e bambini“.

I ricercatori sottolineano come “la cattiva alimentazione è uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiache, contribuisce a quasi la metà di tutti i decessi cardiometabolici negli Stati Uniti e all’elevato ricorso all’assistenza sanitaria e ai costi economici”. Il problema colpisce soprattutto le persone con minori possibilità economiche.

Buoni spesa per i diabetici dai mercati al fruttivendolo

Che fare? Ecco le proposte concrete dall’Università di Boston. “Un buono cartaceo o carte elettroniche  utilizzabili nei mercati agricoli locali o negozi di alimentari al dettaglio o con pacchi alimentari ritirati presso un centro sanitario o consegnati a casa, con costi coperti dai contribuenti sanitari”.

Come succede in Italia per i celiaci, i quali ricevono dallo Stato ogni mese dei buoni con cui fare acquisti di prodotti senza glutine.  Elementare, Watson.

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