Se non l’avete ancora fatto, consiglio di leggere “Apple s’è bevuta il cervello, vuole registrare tutte le mele“, l’articolo di Andrea Ferrario per Tom’s Hardware. La notizia, che non è nuova, per certi versi è divertente: Apple sta cercando di ottenere la registrazione del marchio sulle immagini di mele. In particolare, la richiesta riporta l’immagine di una mela Granny Smith in bianco e nero.
L’iniziativa va avanti da alcuni anni in Svizzera e in altri paesi e, finora, l’azienda di Cupertino ha avuto risultati altalenanti. Se, da un lato, le autorità affermano che l’immagine di un frutto comune debba essere di pubblico dominio, dall’altro lato, si sono mostrate più accomodanti nei confronti delle richieste ricevute da Apple. Così Apple ha deciso di fare appello contro la decisione delle autorità elvetiche e, se dovesse vincere, aziende, enti e associazioni del Paese potrebbero non dovere usare una mela nel proprio logo.
I diritti su qualsiasi mela?
“Abbiamo difficoltà a capire la situazione, perché non stanno cercando di proteggere la loro mela morsicata – ha dichiarato a Wired, Jimmy Mariethoz, direttore del FUS (Fruit Union Suisse) – Il loro obiettivo è possedere i diritti su una mela vera e propria, per noi è un patrimonio mondiale che dovrebbe essere e rimanere libero per tutti”.
È importante notare, scrive Ferrario, che Apple sta cercando di ottenere l’esclusività relativamente a dispositivi elettronici. Tuttavia, in caso di vittoria, l’azienda avrebbe l’ultima parola anche su immagini basilari come la fotografia di una mela. Ma i dettagli sull’appello sono riservati e non è chiar cosa le autorità svizzere abbiano già concesso all’azienda californiana, né cos’altro stiano chiedendo da Cupertino.
“Siamo preoccupati che possa essere interessata qualsiasi rappresentazione visiva di una mela. Sarebbe una restrizione molto, molto grave per noi – ha commentato Mariéthoz – In teoria potremmo entrare in un territorio scivoloso ogni volta che facciamo pubblicità con una mela”.
I precedenti preoccupano
Sembra una preoccupazione assurda, ma ci sono dei precedenti: Wired ricorda che in passato Apple ha perseguito, tra gli altri, un’applicazione per la preparazione dei pasti con il logo di una pera, un cantautore di nome Frankie Pineapple, un percorso ciclistico tedesco, una coppia di produttori di articoli di cancelleria e un distretto scolastico. L’azienda ha combattuto una battaglia decennale con l’etichetta musicale dei Beatles, Apple Corps, che si è risolta nel 2007.
Secondo un’indagine del 2022, tra il 2019 e il 2021 Apple ha presentato più opposizioni ai marchi (per fare valere la propria proprietà intellettuale su altre aziende) di Microsoft, Facebook, Amazon e Google messi insieme. Restando in Svizzera, nel 2010 Apple ha ottenuto da una piccola cooperativa l’impegno a non aggiungere il segno di un morso al logo, che già era una mela. Sempre in Svizzera, nel 2012 Apple ha perso lo scontro legale con le Ferrovie Federali Svizzere, che ottennero un risarcimento di 21 milioni di dollari dopo avere dimostrato che Apple aveva copiato il design dell’orologio delle stesse ferrovie.
Una grande libertà d’azione
Secondo alcuni esperti, l’immagine della mela in bianco e nero potrebbe dare ad Apple una grande libertà di azione. Allo stesso tempo, tuttavia, quelle aziende che hanno già usato mele in passato potrebbero essere al riparo da eventuali azioni legali. Tuttavia, afferma Irene Calboli (Texas A&M University School of Law) la sola minaccia di una costosa causa contro una grande azienda come Apple può essere sufficiente a dissuadere le persone a fare anche qualcosa di assolutamente legale”.
Calboli spiega poi che dietro al marchio registrato c’è un business autosufficiente, che spinge le aziende a registrare marchi di cui non hanno alcun bisogno. Il problema, in parte, sarebbe legato agli uffici che concedono il marchio: visto che le aziende pagano (anche molto) per avere un marchio, c’è un certo conflitto d’interessi che spinge le autorità a concedere i marchi a volte con troppa leggerezza. Per il momento a sentirsi minacciati sono i produttori di mele svizzeri, che ricordano una verità del tutto scontata ma indiscutibile: “Apple non ha inventato le mele”.
Fonte: Tom’s Hardware