Non siamo a livelli pre-Covid ma nel 2023 si assiste alla crescita delle insolvenze. Un segnale d’allarme arriva dall’agrifood dove si registra un aumento del 63% nel primo quadrimestre 2023 rispetto a 12 mesi precedenti. Non va bene neanche negli altri settori come si legge del Report insolvenze 2023 di Allianz: “In Italia è in atto un rimbalzo deciso delle insolvenze giuridiche, dopo aver registrato 7.164 casi nel 2022 (il conteggio annuale più basso dal 2008) ne prevediamo 8.900 nel 2023 (+24% rispetto al 2022) e 9.800 casi nel 2024″. La sofferenza è confermata dagli imprenditori intervistati da myfrui.it: “Si allungano i tempi dei pagamenti, senza dimenticare le insolvenze che diventano vere e proprie truffe”.
Le cause?
Secondo gli esperti di Allianz: “La pressione prolungata sulla redditività, la riduzione delle riserve di liquidità e le condizioni finanziarie più restrittive e di maggiore durata del previsto, stanno mettendo a dura prova la resilienza delle imprese più fragili“. Tutti fenomeni ben conosciuti in un periodo con livelli di inflazione sconosciuti da decenni. C’è da disperarsi? Non proprio, ma la preoccupazione è legittima avvertono nel report: “Anche se in aumento, stiamo ancora parlando, in termini assoluti, di valori inferiori rispetto a quelli pre-Covid” ovvero “10.500 casi sia nel 2018 che nel 2019” ed ancora inferiori “rispetto all’anno record del 2014 (14.735)”.
Pur se in via di deterioramento gli ultimi anni sono stati meno intensi su questo fronte: “Il 2020 ha segnato infatti il numero più basso di insolvenze dal 2008, e quello a cui stiamo assistendo oggi è un vero e proprio rimbalzo”. In sofferenza pure il retail: -41 per cento.
Si allungano i tempi di pagamento
Aumentano le aziende a rischio e non ci sono solo le insolvenze come conferma Giuseppe Zarba, presidente dell’ associazione concessionari ortofrutticoli di Vittoria. “Registriamo il dato che si sono allungati i tempi di pagamento, dai 30 giorni di legge si va ben oltre. Quando poi si arriva pure ai casi di frode vera e propria”. C’è l’insolvenza causata da dinamiche di mercato e dalla fragilità delle imprese e il fenomeno criminale basato sul programmare l’insolvenza. Nei mercati ortofrutticoli il fenomeno può essere devastante: “Purtroppo- sottolinea Zarba – questo è una criticità che ormai da troppo tempo affligge tutti gli operatori del mercato. Soltanto nel 2022 a Vittoria sono state registrate circa tre milioni di frodi“.
Che fare?
Sulle frodi c’è un progetto presentato da Zarba, con la collaborazione dell’Università di Catania, che indica alcune procedure che possono aiutare gli operatori ortofrutticoli a riconoscere le situazioni di rischio. Interessanti poi le indicazioni di Allianz che riassumiamo in sintesi: diversificare le catene di approvvigionamento, accorciare le catene di fornitura, inserire clausole specifiche nei contratti e assicurare i crediti commerciali.