Dopo oltre due giorni di maltempo con vento e volumi di pioggia caduta che in alcuni casi ha superato i 200 millimetri, la situazione che si presenta è critica, con torrenti esondati, frane e smottamenti in collina e montagna.
Nel faentino, ma anche in territorio di Bologna, l’eccesso di acqua, dopo un lungo periodo dì siccità, ha inondato centri cittadini ed aziende agricole. Vengono segnalate situazioni di criticità per allagamenti nei frutteti, vigneti e nei seminativi, con un conseguente problema di asfissia radicale delle piante, oltre ad un dilavamento dei terreni e perdita di piantine appena germogliate.
I torrenti Lamone, Montone, Senio e Sillaro in Romagna, l’Idice nel Bolognese sono esondati, anche con rotture di argini accentuate dalle tane delle nutrie, allagando decine di ettari di colture. I comuni più colpiti sono Conselice, Faenza e Castelbolognese dove sono state fatte evacuare numerose persone dalle loro abitazioni.
In molte località dell’Appennino le frane hanno interrotto le strade e nei campi gli smottamenti hanno in alcuni casi rovinato seminativi.
“Una sequenza così nefasta purtroppo non è più eccezionale- dice Stefano Francia, presidente di Cia Agricoltori italiani dell’Emilia Romagna – ed ora non ci resta che fare la conta dei danni che si sommano alle gelate di alcune settimane fa che, da sole, hanno causato perdite ingenti alla frutticoltura”.
Fonte: Cia