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Troppa frutta buttata in mensa, i bimbi mangeranno quella avanzata

Si punta alla merenda sana e ai progetti di educazione alimentare per valorizzare anche gli ortaggi

I genitori dei bimbi della scuola primaria di San Vito Al Tagliamento, in provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia, hanno promosso la qualità dei pasti somministrati ai bambini ma poi hanno bocciato lo spreco.
Un verdetto senza se e senza: troppi chili di frutta e verdura buttati via ogni giorno. In tempi di siccità e di problemi alla produzione non è accettabile. Ai piccoli poi bisogna far mangiare l’ortofrutta. E qui entra in scena la creatività, come si legge nelle pagine locali del Gazzettino, con la proposta, ancora allo studio, del riuso del cibo con la merenda sana ovvero a base della frutta avanzata il giorno prima.

Un problema che diventa una opportunità

La quantità del cibo buttato via ha fatto scattare  la riflessione e in questo modo aperto le porte a un approccio che punta alla tutela degli scolari. Oltre il brutto spettacolo dello spreco quotidiano è necessario educare i bambini ad una nutrizione più sana. Temi che sono stati letteralmente messi  in tavola e discussi dai rappresentanti dei genitori, insegnanti, della Camst che gestisce il servizio mensa, dell’azienda sanitaria e del Comune.

Le idee dell’assessore al Futuro

In prima linea l’assessore al Futuro – si proprio al Futuro – Giulia Napoli, che al Gazzettino ha dichiarato: “Avvieremo progetti per l’educazione contro lo spreco coinvolgendo anche i genitori. Si pensa a giornate a tema e a giochi per i bambini dell’infanzia e della primaria, per guardare con un occhio diverso le verdure e imparare qualcosa di più sul cibo. La merenda sana può aiutare  in due modi: si utilizzano gli avanzi e si mangia qualcosa di leggero a ricreazione“. Una visione proprio da assessore al Futuro in epoca di next generation nella quale la sostenibilità è l’elemento centrale delle politiche pubbliche.

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