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Gas, Cingolani: “Prezzo controllato per le aziende”

Continua la discesa, oggi sotto i 200 euro/megawattora. Per il ministro della Transizione ecologica occorre puntare sul nucleare

Sul fronte gas, bollette e caro-energia sono due le buone notizie di oggi. La prima è che continua la discesa del prezzo del gas: oggi è stato quotato sulla piazza di Amastardem a meno di 200 euro/megawattora, 195,5 per la precisione. La seconda riguarda il provvedimento del Governo finalizzato a dare una certa quantità di gas a prezzo controllato alle aziende.

“Il provvedimento dovrebbe arrivare la settimana prossima – ha dichiarato il ministro per la transizione Ecologica, Roberto Cingolani, intervenuto a Radio 24 – Gli operatori che mettono questo gas a disposizione non sono onlus, sono aziende quotate in Borsa, non gli si può chiedere di regalare allo Stato gas da dare a prezzo scontato, ci sono degli investitori a cui devono spiegare l’operazione“.

Le rinnovabili non bastano

Il ministro ha poi detto che, a suo avviso, le rinnovabili non sono sufficienti per mandare avanti la seconda manifattura in Europa: “Dobbiamo uscire dal carbone e dal gas perché producono CO2 – ha spiegato – L’accelerazione sulle rinnovabili è fondamentale, ma bisogna puntare anche su sorgenti continue e programmabili. L’unica alternativa è il nucleare“.

La geotermia è ferma

In questo scenario la diffusione della geotermia è di fatto ferma, poiché in attesa di un decreto ministeriale per la disciplina delle piccole utilizzazioni.

“Nell’ambito dell’energie rinnovabili – ha argomentato il presidente del Consiglio nazionale dei geologi Francesco Violo – la geotermia sta assumendo maggiore rilevanza, costituendo un’importante fonte energetica alternativa caratterizzata da continuità e programmabilità della produzione a elevata sostenibilità. Su questa sfida il Consiglio nazionale dei geologi si sta impegnando attraverso il coordinamento della piattaforma geotermia a cui aderiscono le associazioni del settore, nonché importanti enti pubblici e privati, istituti scientifici e ministeriali. L’emergenza energetica in atto determina la necessità di una scelta immediata riguardo lo sviluppo della geotermia come fonte rinnovabile strategica sia per la produzione elettrica, sia per le applicazioni termiche. Per quest’ultime risulta fondamentale la firma del decreto che le regolamenti a livello nazionale, il quale consentirebbe l’installazione fino a un milione di impianti a bassa entalpia in ambito locale con conseguente risparmio nelle bollette”. 

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