Oggi si celebra la giornata della lotta alla siccità. La reazione degli stakeholder in un momento in cui la carenza idrica si fa sentire.
Cia: al nord il 50% della produzione è a rischio
Interventi immediati come turni per annaffiamenti e irrigazioni di soccorso per salvare le produzioni in campo e, poi, interventi strutturali sulle infrastrutture idriche come una rete di nuovi bacini e invasi, diffusi sul territorio, per l’accumulo e lo stoccaggio di acqua piovana. Lo chiede Cia-Agricoltori Italiani, di fronte alla drammatica siccità che ha colpito il nord Italia, soprattutto il bacino del Po, area centrale del made in Italy agroalimentare, dove è a rischio fino al 50% della produzione agricola.
Una giornata dedicata
Proprio oggi si celebra la giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità – ricorda Cia – che non poteva cadere in un momento più complicato nel Paese, con piogge più che dimezzate rispetto al 2021, criticità sparse al centro e sud Italia, e soprattutto una crisi idrica eccezionale che coinvolge Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, ma anche Valle d’Aosta e parte del Trentino.
“Con danni complessivi destinati già a superare un miliardo di euro – stima Cia – se non pioverà neanche sulle Alpi nelle prossime settimane, si corre il pericolo di dire addio al pomodoro tardivo così come a molte orticole, la cui coltivazione, vista la mancanza di acqua necessaria per irrigare, non può neppure essere avviata. Per la frutta estiva invece, in particolare meloni e cocomeri, si prevede una riduzione tra il 30% e il 40%, che arriva al 50% per il mais e la soia, produzioni il cui mercato è già ampiamente sotto stress per via della guerra in Ucraina”.
Per questo, secondo Cia, ora serve un intervento rapido del Governo per rispondere all’emergenza, mettendo in campo soluzioni a tutela di cittadini e imprese agricole. C’è bisogno di misure concrete, di interventi seri di manutenzione della rete idrica per un miglior utilizzo delle acque, ma anche di nuove opere di irrigazione, da piccoli invasi distribuiti per accrescere la resistenza dei territori a grandi impianti di desalinizzazione dell’acqua di mare, come in Israele, utilizzando in maniera efficiente ed efficace in primis i fondi del Pnrr. Inoltre, per Cia, sono necessari nuovi strumenti di assicurazione, tanto più che quelle che un tempo erano anomalie climatiche oggi stanno diventando la cronaca di tutti i giorni.
Italmercati: “Già perso il 30% dei prodotti agroalimentari”
“Pur essendo ancora primavera stiamo sperimentando un impatto del clima molto forte sui cicli di irrigazione, tanto da averne triplicato la frequenza fino a renderla quotidiana. Come risultato, preoccupante per i produttori e per il consumatore finale, si stima una perdita di prodotto pari a circa il 20-30% a causa del caldo”, così ha dichiarato Fabio Massimo Pallottini, presidente di Italmercati, in occasione della giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità.
Fonte: Cia – Italmercati