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Conserve Italia costretta a fare i conti con l’Antitrust

L’azienda, che non rilascia dichiarazioni, avrebbe fatto cartello, violando così le norme di libera concorrenza di mercato

Non sono buone notizie quelle che giungono da Bruxelles per Conserve Italia. La Commissione Europea ha infatti comunicato all’azienda cui appartengono i marchi Cirio e Valfrutta, gli esiti preliminari di un’indagine aperta nel 2013 volta a fare chiarezza sul rispetto delle regole del libero mercato. E, stando a quanto rilevato finora, secondo la Commissione Conserve Italia e la sua controllata Conserves France avrebbero violato le norme antitrust dell’Ue “accordandosi collusivamente per falsare la concorrenza nel mercato delle conserve vegetali all’interno dello Spazio economico europeo (See)”. Il rischio è una maxi multa.
L’azienda, contattata da myfruit.it, non rilascia dichiarazioni sulla vicenda.

L’accusa, i prossimi passi, l’ammenda

In pratica, la Commissione sospetta che l’azienda abbia stretto accordi con altri operatori per fissare i prezzi e dunque ripartirsi i mercati. In altre parole, sospetta che abbia fatto cartello.

Ora la palla passa all’azienda, che esaminerà il fascicolo dell’indagine e potrà chiedere un’audizione per presentare le proprie osservazioni alla Commissione e alle autorità nazionali garanti della concorrenza, esercitando così il proprio diritti di difesa. In seguito, la Commissione concluderà l’iter, senza però avere alcun termine temporale. A indagine conclusa, se ci saranno prove sufficienti per confermare l’infrazione, la Commissione potrà infliggere un’ammenda. Ammenda che potrebbe ammontare fino al 10% del fatturato mondiale annuo dell’impresa.

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