Segnalata in alcune regioni del Nord Italia, la misteriosa moria del kiwi si è estesa anche nell’area dell’Agro Pontino, in provincia di Latina, tra gli areali produttivi più importanti del nostro Paese, con oltre 12mila ettari e più di 400mila tonnellate di kiwi raccolti ogni anno per un valore di oltre 500 milioni di euro. A confermare i dati è stata Confagricoltura Latina.
Mancanza assoluta di riferimenti scientifici
Il problema è dovuto alla “morte dell’apparato radicale delle piante per ragioni che, al momento, non si conoscono”, si legge nella nota di Confagri. Le radici delle piante marciscono e in poco tempo restano solo rami secchi. Una piaga contro cui finora non è stata individuata una cura e che, in base a caute stime, ha distrutto il 10% degli impianti. Il rischio è che a settembre si arrivi alla metà. Problema nel problema, la mancanza quasi assoluta di riferimenti scientifici cui affidarsi. Così, gli appelli alla Regione Lazio si stanno moltiplicando da parte delle associazioni di categoria e si è mossa anche la politica.
“La grave e sconosciuta malattia che sta danneggiando le coltivazioni di kiwi in molte regioni italiane, rischia di compromettere vaste aree di raccolto e mandare in crisi centinaia di aziende di produzione e dell’indotto. Sto seguendo da vicino la situazione che intendo portare all’attenzione del Commissario europeo all’agricoltura per l’adozione dei necessari provvedimenti, e chiederò di destinare alcuni fondi dei Psr al reimpianto delle coltivazioni distrutte”, afferma l’europarlamentare di Fdi, Nicola Procaccini, componente della Commissione agricoltura di Bruxelles, che aggiunge: “In collaborazione con le associazioni di categoria e dello stesso Osservatorio attivato dal Comune di Cisterna, il primo passo da fare è certamente l’avvio di una ricerca che consenta di capire l’origine di questa malattia che non colpisce il frutto ma si accanisce direttamente sulle radici”.
Chiesto l’intervento della ministra Bellanova
Sulla delicata questione è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini chiedendo un intervento urgente della ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova: “Il fenomeno della moria del kiwi sta assumendo dimensioni preoccupanti, dal nord al sud Italia. Anche il territorio della provincia di Latina e dei Castelli Romani, che sono tra i più alti produttori nazionali, ne sta risentendo, con piante decimate da un malanno che non si riesce a identificare e di conseguenza, a combattere. Ritengo necessario e non più rinviabile un intervento rapido della ministra competente, Teresa Bellanova affinché si possa trovare una soluzione. Per questo sto predisponendo un’interrogazione urgente da depositare alla Commissione Agricoltura del Senato.
“La stessa commissione sta già esplorando il tema con una serie di audizioni in merito. Tuttavia penso sia necessario accelerare i tempi, perché la malattia che sta colpendo le piantagioni di kiwi sta procedendo più rapidamente rispetto ai tempi della politica. Bisogna accogliere le richieste che vengono dai produttori: monitorare costantemente il fenomeno, istituire un fondo di ricerca, salvaguardare la produzione. Su questo mi aspetto una risposta dal ministro competente – conclude il senatore pontino – Non possiamo lasciare soli i produttori di kiwi, che è una delle eccellenze italiane. Il tracollo della produzione e del settore di cui l’Italia è leader mondiale, va assolutamente scongiurato. Auspico di trovare la massima sensibilità sul tema e una trasversalità delle forze politiche locali e nazionali, affinché si possa mettere in campo, insieme al ministero, ogni azione utile a tutelare la produzione di kiwi e gli esponenti del settore”.