“Dalle zucchine alle pesche, ecco la mappa dei raccolti a rischio”: è il titolo del pezzo firmato da Michelangelo Borrillo, uscito sabato sulle pagine di Economia del Corriere della Sera. La notizia c’è due volte, perché non è così scontato per il nostro settore arrivare sulle pagine di un importante quotidiano.
E i contenuti sono quelli che – noi del settore – ripetiamo da quasi due mesi: con l’emergenza Covid e le frontiere chiuse, le aziende ortofrutticole soffrono la carenza – se non l’assenza totale – di manodopera stagionale straniera. Così, Borrillo riporta gli esempi dell’Azienda Fruttazero, in Basilicata, che tra fragole e legumi ha dovuto scegliere di raccogliere le prime. Ma c’è chi in Sicilia ha dovuto lasciare a terra il basilico e, nel Lazio, la rucola.
La stessa sorte, poi, a breve potrebbe toccare a pesche e albicocche, peperoni e zucchine, susine e uva.