Fruttivendoli e non solo

Alleanza Car-Mercabarna, si parte

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Autore Redazione

Primo incontro tra operatori dei due mercati a Roma. Pallottini: “Per promuovere nuovi scambi commerciali è anche importante che gli operatori si conoscano”

Dopo la firma di intesa dello scorso 18 febbraio, l’alleanza fra i due grandi Mercati d’Italia e Spagna, vale a dire il Car di Roma e il Mercabarna di Barcellona, ha vissuto il primo atto ieri, giovedì 11 aprile a Roma. Una delegazione barcellonese, formata dai rappresentanti istituzionali e dagli operatori, ha incontrato i rispettivi colleghi presso il Car. Obiettivo: condividere know-how per migliorare gli scambi tra queste due realtà e ridurre i rischi commerciali.

I due Mercati sono i più grandi dei rispettivi Paesi e insieme movimentano un totale di oltre 2,6 milioni di tonnellate di frutta e verdura per un volume di affari di oltre 7 miliardi di euro annui, di 1150 aziende con sede nei due mercati e 11.500 lavoratori.

Nella Capitale erano presenti il General Manager di Mercabarna Josep Tejedo Fernández insieme ai membri dello staff dirigenziale, ad accoglierli Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale di CAR. Gli incontri sono stati anticipati da una visita presso l’area mercatale e la nuova area industriale del Centro.

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Josep Tejedo Fernández, General Manager di Mercabarna e Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale di CAR

“Quando abbiamo siglato il protocollo con Mercabarna – dichiara Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale di CAR – il nostro obiettivo era proprio realizzare giornate come questa, perché per promuovere nuovi scambi commerciali è anche importante che gli operatori si conoscano, imparino pregi e segreti di entrambi i Mercati e possano capire come collaborare in maniera più proficua. Ci auguriamo che presto da questo incontro nascano grandi frutti”.

“Sono molto contento – aggiunge il General Manager di Mercabarna Josep Tejedo Fernández – di essere qui, con gli amici del CAR. Un incontro molto importante per sviluppare pratiche comuni e soprattutto per rinforzare i rapporti fra i grossisti che possono così far nascere nuovi scambi commerciali e anche trovare soluzioni a problemi comuni. È un primo passo, ma di sicuro ne seguiranno molti altri”.

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