Ampliare i servizi offerti e dei prodotti freschi e trasformati per diventare in futuro una “piattaforma logistica regionale per le imprese che operano nel settore agroalimentare e ortofrutticolo in particolare”. Sono gli obiettivi del Mercato Agroalimentare all’ingrosso della Sardegna di Sestu, in provincia di Cagliari, dei quali si è parlato recentemente durante in incontro tra il direttore della struttura Giorgio Licheri, Giuseppe Concas, presidente dell’ente gestore del mercato isolano Coagri Sardegna e Fabio Massimo Pallottini, direttore del Car di Roma e presidente di Italmercati, rete tra mercati del quale fa parte anche quello sardo.
Del nuovo progetto che prevede la realizzazione nuovi spazi per un totale di 25mila metri quadrati, se ne è parlato, come riporta il notiziario Chartabianca, all’interno di un incontro che fa parte di un ciclo di approfondimenti tematici che Italmercati sta facendo con gli operatori, in questo caso della Sardegna “per uno scambio di opinioni e valutazioni sui problemi del settore”.
Secondo Pallottini: “il momento del settore non è dei migliori perché non è brillante il trend dei consumi degli italiani – dice – i mercati risentono di questo aspetto come di quello stagionale che non favorisce il consumo di certi prodotti. Più in generale vedo, però, che il settore ha deciso di rimboccarsi le maniche e mettere in campo progetti importanti, oltre quello di Cagliari, c’è quello del nuovo mercato di Milano e di Firenze, oltre al progetto di sviluppo che riguarda Roma: da questo punto di vista siamo ottimisti occorre, però, proseguire su questa strada e accompagnare nel modo migliore le opportunità che il ciclo economico ci può offrire nei prossimi mesi”.
Il mercato agroalimentare di Sestu è stato aperto 12 anni fa, nel 2007: al suo interno lavorano 72 imprese e il fatturato complessivo nel 2016 è stato di circa 150 milioni di euro. “I mesi più importanti delle vendite sono sempre più quelli relativi alla stagione estiva (da aprile a ottobre) a testimoniare che la domanda è trainata dal turismo. Sulla base di questi dati si stima che grazie al mercato di Sestu transiti circa il 40% dell’ortofrutta consumata in Sardegna. Il numero di agricoltori sardi che conferiscono merci al mercato è di circa 800; i clienti sono fidelizzati e su circa 1.100 con partita Iva, il 30% frequenta giornalmente il mercato, un altro 60% lo frequenta 2 o 3 volte la settimana. Il numero di accessi giornalieri è in media di 550 aziende provenienti da tutta la Sardegna, comprese le province di Sassari, Oristano e Nuoro; inoltre un numero significativo di clienti (circa 150) acquistano la merce per telefono e ricevono la merce direttamente nel punto vendita. Anche la distribuzione organizzata regionale è presente come acquirente al mercato”