Già ora a Bologna al CAAB, il centro agroalimentare, c’è l’impianto fotovoltaico più grande su tetto d’Europa – lo stesso, di oltre 100mila metri quadrati, che adesso alimenta anche il Parco Agroalimentare FICO Eataly World -, ma con l’implementazione prevista il prossimo autunno, sta per nascere una delle aree più all’avanguardia d’Italia e d’Europa in tema di ecosostenibilità.
Si tratta del CAAB3, “la nuova tranche fotovoltaica” che questa volta sarà posizionata sul tetto della Nuova Area Mercatale, vale a dire l’area dove ora è operativo il mercato ortofrutticolo. “Il nuovo impianto fotovoltaico avrà potenza 449,82 kW e soprattutto sarà integrato da un impianto di accumulo energetico di taglia industriale da 50 kW – comunica in una nota il Centro Agroalimentare di Bologna -. L’impianto, il primo in Italia per progetti fotovoltaici di questa
taglia, sarà finalizzato a soddisfare parte dei consumi elettrici del CAAB alimentando altresì 3 colonnine da installarsi nell’area parcheggio, anch’esse oggetto di appalto, per la ricarica di veicoli elettrici. Il progetto, promosso dal CAAB e sviluppato da REA – Reliable Energy Advisors – la società bolognese leader in Italia nell’advisory nel settore delle rinnovabili e delle utilities – si configura decisamente pionieristico, perché punta a realizzare uno dei primissimi impianti in Italia dotati di sistema di accumulo di taglia industriale in regime di market parity, ovvero in grado di risultare economicamente sostenibili anche in assenza di incentivi”.
«Gli investimenti CAAB sul versante della sostenibilità – conferma il direttore generale Alessandro Bonfiglioli – avranno importanti implicazioni per la città e la movimentazione elettrica. CAAB continua a porsi come promotore delle tecnologie green in Italia: punterà all’utilizzo di gas naturale per sopperire al fabbisogno elettrico in orario notturno, e alla totale autosufficienza energetica 24 h / giorno. Dal primo gennaio i veicoli totalmente elettrici per trasporto merci accedono gratuitamente alle piattaforme CAAB, mentre i mezzi ibridi pagano il 50% del canone. Rispetto ai dettaglianti il risparmio previsto è di circa 600 € su base annua».