Ci saranno i due Ministri, dell’agricoltura e dell’ambiente, Maurizio Martina e Gian Luca Galletti, nonché tutte le autorità locali e, naturalmente, i vertici del nuovo Centro Agro Alimentare di Bologna e le rappresentanze di settore.
Lunedì 4 aprile è il giorno scelto per l’inaugurazione del NAM, la Nuova Area Mercatale all’interno della quale avrà sede il nuovo CAAB. “Una tempistica record, quella della realizzazione di NAM: tredici mesi a fronte degli oltre dieci anni che erano serviti per l’edificazione della precedente sede” dichiara il direttore generale Alessandro Bonfiglioli che elenca le peculiarità della nuova struttura, occupata questa volta, rispetto al passato, completamente, anzi “stanno anche arrivando richieste da nuovi operatori, in controtendenza nazionale”.
“Antisismica e sprinkler su tutta la struttura, autosufficiente dal punto di vista energetico grazie all’impianto fotovoltaico su tetto più grande d’Europa in fase di ampliamento (100.000 mq per 11 milioni di Kwh). NAM è dotata di wifi e fibre ottiche, con illuminazione a led e basso consumo, riscaldamento con pompe di calore, 50 bocche di carico su tutto il perimetro e fino a 30 nell’area comune, e con oltre 10.000 mq. di celle frigo nuove ed a basso impatto energetico. All’esterno di NAM sono previste aree di parcheggio in fase di ampliamento”.
Un nuovo spazio, dunque, decisamente più efficiente e funzionale per i tanti operatori – 16 concessionari grossisti, 100 produttori ortofrutticoli, 17 attività commerciali e di servizio, 16 attività produttive e logistiche – che commercializzano annualmente oltre 2.400.000 quintali di ortofrutta e che nei giorni successivi all’inaugurazione si trasferiranno definitivamente.
E la nuova area significa anche FICO Eataly World, il grande parco alimentare presentato nel dettaglio nei giorni conclusivi dell’Expo di Milano. “Con la piena operatività della Nuova Area Mercatale si apre la volata finale per il completamento del Parco Agroalimentare FICO Eataly World, un grande progetto di educazione alimentare per la città e per l’Italia” spiega questa volta il presidente CAAB Andrea Segrè che sottolinea come “alla realizzazione del nuovo mercato si è arrivati senza un euro di contributi pubblici e anzi restituendo anticipatamente il finanziamento al Comune di Bologna che risaliva agli anni Novanta, cioè al momento della prima costruzione del mercato”.
Sul fronte di quella che è stata ribattezzata come la nuova Disneyworld del cibo italiano, Segré annuncia come l’interesse da parte degli investitori sia ancora molto vivo: sino ad ora sono stati raccolti 100 milioni di euro di investimenti privati e, a breve, verrà annunciato “l’ingresso di un ulteriore importante investitore italiano”. Il nuovo CAAB e FICO, secondo Segré, saranno “fattoria vetrina dell’agroalimentare italiano, un settore che già oggi vale oltre 30 miliardi di euro ma che in prospettiva può crescere di molto”.