La Federazione italiana dell’agricoltura biologica e biodinamica esprime la massima disponibilità per l’avvio di una costruttiva collaborazione con Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, cui è stata appena assegnata la delega al biologico (manca invece quella all’ortofrutta, ndr).
FederBio auspica che il lavoro che si potrà sviluppare insieme al sottosegretario possa contribuire a far crescere il bio sia sul fronte della produzione che dei consumi per raggiungere l’obiettivo ambizioso del 25% di superficie agricola coltivata a biologico contenuto nel piano strategico nazionale della Pac. Il bio rappresenta una componente fondamentale per la transizione agroecologica dell’agricoltura italiana, per la tutela ambientale, della fertilità del suolo e della mitigazione dei cambiamenti climatici.
“Auguriamo buon lavoro al nuovo sottosegretario D’Eramo al quale offriamo la piena collaborazione della federazione per portare avanti politiche e azioni concrete per la valorizzazione e la tutela del biologico. Stiamo vivendo un periodo particolarmente delicato, caratterizzato da emergenze interconnesse quali quelle climatica, energetica e alimentare. È anche l’occasione per spingere sulla transizione ecologica dell’agricoltura per costruire un sistema di produzione alimentare più resiliente e indipendente dagli input esterni. L’Europa sta puntando fortemente sul biologico con le strategie Farm to fork e Biodiversità 2030 in attuazione del Green Deal e con il piano d’azione europeo per il biologico. L’Italia non può permettersi di perdere questa chance per incentivare lo sviluppo della bioagricoltura. Dopo la storica approvazione della legge sul biologico, attesa oltre 15 anni, chiediamo ora che venga accelerata l’adozione del piano d’azione nazionale che metta in campo strategie e strumenti innovativi per favorire lo sviluppo del settore e cogliere tutte le opportunità che il biologico offre per la valorizzazione dei territori rurali, la ripresa economica e l’occupazione dei giovani”, ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.
Fonte: FederBio