Asparagi verdi biologici in un packaging ecosostenibile. E’questa l’ultima novità per il comporto ortofrutta lanciata dallo storico brand di prodotti bio Alce Nero, insieme al socio Brio. A partire dal mese di aprile, nel pieno rispetto della stagionalità, arriveranno negli scaffali della grande distribuzione organizzata gli asparagi bio coltivati e processati dalla cooperativa pugliese Poa nella provincia di Foggia, zona vocata e specializzata per gli asparagi biologici: i terreni sciolti e fertili, con buona disponibilità idrica e il clima mite, favoriscono lo sviluppo del turione edibile e tenero in cottura. Il prodotto, poi, non ha avuto alcun problema dopo le recenti gelate.
La ricerca della qualità sta anche nel packaging ecosostenibile: per i suoi asparagi Alce Nero ha studiato confezioni costituite da due bande di carta saldate a ultrasuoni che avvolgono i mazzetti da 500 grammi, una soluzione che garantisce un’ottima chiusura ed elimina gli elastici e la velina. Inoltre la carta Kraft e gli elementi grafici sono pensati per comunicare al consumatore la naturalità di un prodotto biologico e al 100% italiano.
Il nuovo nato in casa Alce Nero cavalca il trend di aumento nel consumo di asparagi bio.
Negli ultimi anni il consumo è arrivato a circa 1,7 milioni di euro di vendite con un incremento del 22,5% a valore e dell’8,2% a volume rappresentando un prodotto chiave per il reparto ortofrutta: un segnale che dimostra quanto il consumatore sia diventato esigente nella ricerca di un asparago di qualità, preferibilmente di origine italiana, apprezzato per le caratteristiche nutrizionali.