A pochi giorni dalla 31° edizione del Sana, l’importante manifestazione che si svolgerà a Bologna dal 6 al 9 settembre, arriva una notizia importante dall’universo biologico dell’ortofrutta. Mele e kiwi, ma in futuro anche pesche e nettarine, biologiche e biodinamiche dell’azienda agricola piemontese Gullino, verranno commercializzate da uno dei gruppi di riferimento dell’ortofrutta italiana, Apofruit, attraverso Canova, la società del gruppo cesenate specializzata nel biologico.
Una partnership importante che aumenta la rete di imprese che si affidano alla cooperativa romagnola. Saranno 5000 le tonnellate di prodotto di Gullino – l’azienda di Saluzzo attualmente produce 150 ettari di mele e 120 ettari di kiwi secondo i dettami dell’agricoltura biologica e biodinamica – gestite da Canova quest’anno, con l’obiettivo di triplicarle nel giro di tre anni. Al momento Canova commercializza 40 mila tonnellate di prodotti bio, che rappresentano un terzo del fatturato del Gruppo Apofruit (330 milioni di euro annui) e ha un rapporto diretto con oltre 800 produttori. Anche i prodotti della Gullino, dunque, beneficeranno del network Canova, ossia Canova Francia, Canova Spagna oltreché le due filiali italiane Vivitoscano e Viviromano.
“Ho scelto di sottoscrivere un accordo con il gruppo Apofruit – commenta Giovanni Gullino, titolare dell’azienda piemontese – per la competenza e l’esperienza che il Gruppo ha maturato in questo settore e che ne hanno fatto, anche grazie agli investimenti in politica di marca attraverso un marchio riconosciuto come Almaverde Bio, un’azienda leader. Le problematiche dell’ortofrutticoltura, peraltro, rendono sempre più necessaria l’aggregazione delle imprese per affrontare il mercato in maniera coordinata e conseguire risultati migliori”.
“Con questo accordo – conclude Ilenio Bastoni, Direttore Generale del Gruppo Apofruit – rafforziamo la nostra leadership del bio in Europa. Inoltre questa partnership, arricchendo il nostro paniere con le produzioni del territorio Piemontese, in gran parte già certificate IGP e BIO, completa la nostra specializzazione sulla mela che, integrandosi al percorso fatto in questi anni di innovazione varietale e distintività ci permette di raggiungere anche i mercati più lontani, con l’obiettivo di rendere sostenibile il lavoro dei nostri associati”.