Si apre il nuovo triennio 2018-2022 per la Cooperativa Agricola La Primavera, realtà veronese di riferimento quando si parla di biologico in Italia, fondata nel 1989, socia del gruppo Agrintesa e Apoconerpo, fondatrice di Brio, società cona la quale commercializza i propri prodotti ortofrutticoli.
Con l’approvazione del bilancio, infatti – più di 5,8 milioni di euro con una produzione di 48.000 quintali di colture orticole e frutticole su una superficie pari a 400 ettari – sono state rinnovate anche le cariche sociali. Riconfermati Simone Bazzoni, Andreas Bauer, Sebastiano Navarra, Albino Migliorini, Luigi Zenti, ingresso di due giovani produttori come Mattia Lago orticoltore e Davide Malacchini frutticoltore. Alla presidenza, riconfermato Albino Migliorini con alla vicepresidenza Luigi Zenti.
“Puntiamo in questo mandato – sottolinea Migliorini – ad incrementare il numero di soci e di conseguenza i quantitativi di prodotto biologico conferito, capaci quindi di operare a livello nazionale. In tal senso particolarmente importante è lo sviluppo in Calabria, nella zona di Rosarno, della Cooperativa socia “I Frutti del sole” relativamente alle superfici bio di produzione frutticola in costante aumento e portando così la Cooperativa La Primavera ad avere 2 centri produttivi: uno in Veneto e l’altro in Calabria”.
Tra gli obiettivi della cooperativa anche lo sviluppo e la promozione presso le aziende socie delle certificazioni Global Gap, Grasp, Naturland e Demeter, “certificazioni sempre più necessarie per commercializzare i nostri prodotti. Inoltre, più “vendita diretta attraverso i nostri negozi, con un ampliamento del punto vendita della sede, consolidando così il rapporto tra produttori e consumatori”. Per quanto riguarda l’innovazione continua l’impegno con il progetto europeo BIOFERTIMAT sull’utilizzo di matrici da riciclo come fertilizzanti per colture orto-frutticole biologiche. “Siamo capofila del progetto – conclude il Presidente- che è risultato primo nell’assegnazione del bando distinguendosi per l’approccio di ricerca e di sperimentazione innovativo. Gli attori coinvolti nel progetto per le loro specifiche conoscenze porteranno ad un ulteriore sviluppo dell’agricoltura biologica con un miglioramento dell’economia circolare del territorio”.