Biologico

Bio Val Venosta, ottimismo per la nuova annata. “Tornati alla normalità”

BioValVenosta_Sana2018

Con una stima di 28/29 mila tonnellate in Val Venosta si prevede un buona annata e una tenuta anche dei prezzi. Cresce l’investimento degli ettari, così come l’interesse dei mercati esteri

“Torniamo finalmente alla normalità, siamo quindi ottimisti, mi aspetto un buon andamento del mercato così come dei buoni prezzi, che non potranno essere altissimi come l’anno scorso, ma saranno comunque in equilibrio essendo tornata una situazione stabile tra domanda e offerta “.

Al Sana anche quest’anno era presente Bio Val Venosta, leader nella produzione di mele biologiche in Italia e in Europa e la presenza di Gerhard Eberhöfer, responsabile delle vendite area Bio Val Venosta, ci ha consentito di fare il punto a poche settimana dall’inizio della campagna melicola.

GerhardEberhöfer_Sana2018

“Siamo partiti da qualche settimana con la varietà Gala Bio e dopo due anni di sottoproduzione, quest’anno avremo prodotto per tutto l’anno” ci spiega. La stima in Val Venosta per il comparto delle mele bio è di 28/29 mila tonnellate, il 40% in più rispetto all’anno scorso, ma volendo si può fare ancora di più considerando che se oggi gli ettari sono 620, nel 2021 arriveranno a 980, circa il 50% in più. «Il mercato cresce sia in Italia che all’estero, dunque stiamo investendo».

A proposito di mercati, dopo l’Italia il mercato principale è quello del Nord Europa con Danimarca e Svezia, «ma anche Brasile, Dubai, Israele e Hong Kong sono mercati sempre più importanti. In particolare il bacino asiatico diventa sempre più attraente perché le mele bio sono già presenti arrivando dalla Nuova Zelanda. Noi abbiamo qualità e in tre settimane possiamo arrivare in questi mercati con un ottimo prodotto» sostiene Eberhöfer.

Sul fronte varietale, la mela numero uno del comparto biologico in Val Venosta è la Gala, rispetto al convenzionale dove invece svetta la Golden. “Abbiamo ottime prospettive sulla Ambrosia Bio, quest’anno ne produrremo 200 tonnellate, ma sono in aumento e arriveremo a 500. È una mela dolce e aromatica, ideale per il mercato interno. Con la Bonita Bio, una mela più croccante e succosa, ideale per il mercato estero, partiamo con la commercializzazione a fine gennaio e arriviamo fino ad aprile, ma volendo in futuro potremmo arrivare fino a giugno/luglio poiché abbiamo in previsione di arrivare a 1000 tonnellate”. Sono già ora  1000 le tonnellate, invece, per le Kanzi Bio, che in futuro invece diventeranno 2000. “È la mela club più importante per noi”.

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