Biologico

Mondo Bio, balzo in avanti nel 2013. Bene anche frutta e verdura

Il biologico in Italia si conferma un settore in controtendenza. Le anticipazioni del Sinab

Era un settore già in salute, ma la conferma che, nonostante il calo dei consumi alimentari, il biologico rappresenti un mondo a parte che continua la sua cavalcata, arriva dalle anticipazioni dei primi dati pubblicati dal Sinab e che verranno resi noti nella loro interezza, come ogni anno, durante la prossima edizione del Sana, il Salone internazionale del Biologico e del Naturale, che celebrerà la sua 26esima edizione a Bologna dal 6 al 9 settembre 2014.

Dati più che positivi, dunque, sia quelli riferiti al 2013 (superfici e operatori), sia quelli relativi alla domanda interna nei primi 5 mesi del 2014.

Nel 2013 gli operatori del biologico sono cresciuti del 5,4% (nel 2012, rispetto al 2011, erano cresciuti del 3%), con una distribuzione geografica che vede in cima, come negli anni passati, la Sicilia, seguita dalla Calabria. Tra le aziende trasformatrici, invece, la leadership spetta alla Toscana, seguita dall’Emilia Romagna e dalla Puglia. Cresce anche la superficie coltivata secondo i dettami dell’agricoltura biologica, che fa segnare, sempre nel 2013, un aumento del 12,8%, per un totale di 1.317.177 di ettari (nel 2012, rispetto al 2011, la crescita fu del 6,4%).

Per quanto riguarda l’universo della frutta e verdura, gli ettari dedicati agli ortaggi (nella voce sono comprese le fragole e i funghi coltivati), tra superfici in conversione e già certificate, nel 2013 sono stati 22.288 (nel 2012 erano 21.336), mentre quelli dedicati alla frutta fanno segnare un passo avanti più sostanzioso rispetto al 2012, passando da 23.033 a 33.540.

Anche analizzando i primi 5 mesi del 2014, il trend risulta ampiamente positivo. Sulla base delle elaborazioni Ismea dei dati del Panel famiglie Gfk-Eurisko, nei primi cinque mesi del 2014 gli acquisti domestici di biologico confezionato nella GDO sono aumentati del 17,3% in valore, a fronte, nello stesso periodo, di una spesa complessiva del settore agroalimentare che invece risulta in flessione (-1,4%). È il più alto incremento degli ultimi 12 anni, considerando che il precedente balzo così elevato si era registrato nel 2002. Secondo il Sinab, i motivi sono da ricercare sostanzialmente in due aspetti: da una parte l’aumento del numero di referenze da parte della Gdo, con l’introduzione di nuove linee di prodotto non presenti negli anni passati, dall’altro con l’ingresso di private label bio anche nel mondo dei Discount. Gli acquisti di frutta e verdura, sia fresca che trasformata, nel 2013, sono cresciuti del 9,3%, mentre nei primi 5 mesi del 2014, a parità di periodo rispetto al 2013, hanno fatto segnare un +11%.

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