Si è concluso l’ultimo anno di sperimentazione per il “Progetto Incremento della sostenibilità agro ecologia delle coltivazioni ortive intensive nella zona del basso Lazio”, coordinato da Italia Ortofrutta – Unione nazionale di responsabilità scientifica del Crea Of, che ha coinvolto dieci Organizzazioni di produttori ortofrutticoli.
Nel corso del triennio (2021-2023) sono stati realizzati interventi sperimentali che hanno riguardato il miglioramento della qualità del suolo e della nutrizione delle colture, la razionalizzazione della risorsa idrica, l’impiego di tea di compost e l’utilizzo della solarizzazione integrata. Sul sito web dedicato al progetto sono disponibili i risultati delle prime annualità progettuali.
Dai risultati del primo biennio è stato possibile osservare come l’impiego di compost di qualità possa completamente surrogare la concimazione minerale. Sono stati inoltre rilevati importanti risparmi di acqua conseguentemente all’applicazione di sonde per il monitoraggio dell’umidità del suolo (18% e 14% rispettivamente su pomodoro e anguria).
Nel corso dell’annualità 2023 è stato distribuito “compost da forsu” presso la Op Futuro, La Flacca, Eurocirce e Mediana su prodotto pomodoro e zucchino con la finalità di migliorare la qualità del suolo e la nutrizione delle colture e ridurre o eliminare conseguentemente il ricorso all’utilizzo dei concimi chimici.
Con la finalità di razionalizzare la risorsa idrica impiegata nella coltivazione di pomodoro sono state installate sotto serra presso le Op Futuro e La Flacca sonde collegate ad un data logger che elabora l’informazione relative al contenuto percentuale di umidità e consente di stabilire il momento ed i volumi irrigui da adottare.
E’ stata inoltre effettuata la produzione e la distribuzione di tè di compost presso la OP Pontinatura su baby leaf e presso la Op Futuro e Ortolanda rispettivamente su prodotto pomodoro e ravanello.
Infine la Op Ortolanda ha testato la solarizzazione integrata su prodotto ravanello con la finalità di ridurre la stanchezza del terreno e contenere gli agenti patogeni e nello specifico la Rhizoctonia.
A breve sul sito dedicato al progetto saranno riportati anche i risultati dell’ultima annualità progettuale.
Fonte: Italia Ortofrutta