Nei giorni scorsi Assomela, l’Associazione italiana dei produttori di mele, ha ospitato i vertici di FoodPlus GmbH, Elmé Coetzer-Boersma (managing director) Heidi Gremminger (coordinator of the integrity team), e Andras Fekete (vice president and chief integrity officer), in visita in Trentino-Alto Adige per discutere con i produttori di mele e con rappresentanti del Gruppo nazionale di lavoro (National technical working group) di Global Gap coordinato dal Cso Italy.
Qualche numero
Global Gap è uno degli standard di certificazione volontari delle buone pratiche agricole più diffuso e riconosciuto a livello internazionale. Con 24.065 aziende, l’Italia si posiziona ai primi posti nel mondo per numero di certificazioni, assicurando ai distributori ed ai consumatori una produzione agricola sostenibile e sicura, sia dal punto di vista della tracciabilità e della sicurezza alimentare che dal punto di vista etico per la sicurezza dei lavoratori.
I temi trattati
Tra i temi principali della visita c’è stata la discussione sul riconoscimento dell’attività fatta dalle organizzazioni di produttori per le certificazioni in opzione 2 di Global Gap Sono state inoltre discusse alcune richieste di semplificazione volte a rendere i controlli più vicini alle esigenze dei sistemi organizzati, pur garantendo il rispetto degli obiettivi di sicurezza ed ambientali, sia globali che territoriali. È stato concordato il valore di una linea guida di interpretazione nazionale per esprimere la legislazione e le pratiche locali senza abbassare lo standard Global Gap.
Tra i diversi temi di rilievo le modalità di gestione dell’acqua per l’irrigazione e le interviste con il personale stagionale, che potrebbero impattare sulle modalità di rispetto degli standard Ifa vs. 6 e Grasp vs. 2, che diventeranno obbligatori dal primo gennaio 2024.
“L’incontro è stato di reciproco importanza e soddisfazione, sia per i rappresentanti di Global Gap, che hanno potuto comprendere la qualità ed i cardini del sistema cooperativo italiano, ma anche per i produttori che hanno trovato molta apertura per rendere ancora più solida ma anche più fluida la collaborazione con Global Gap”, sottolinea Alessandro Dalpiaz, direttore di Assomela e componente del board di Global Gap.
“La visita è stata importante per aiutarci a capire l’implementazione della certificazione di gruppo (opzione 2) su larga scala, in un contesto dove tutto è organizzato attraverso le organizzazioni di produttori. È stata molto interessante ed esemplificativa di un approccio basato sui risultati, come previsto dal nuovo standard Ifa vs. 6”, afferma Elmé Coetzer-Boersma.
I produttori di mele italiani rappresentano un settore estremamente organizzato ed efficace per tutelare la qualità dei prodotti e del territorio, per garantire un sistema di benessere sociale e la necessaria redditività dei produttori, puntando al tempo stesso alla ricerca e all’innovazione.
Fonte: Cso Italy