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Unitec: un impegno concreto e continuo contro lo spreco alimentare

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Grazie alle tecnologie dell’azienda, ogni anno sono rivalorizzati 45 miliardi di frutti, altrimenti destinati a essere distrutti

C’è tanta etica dietro a una grande realtà come Unitec, azienda di riferimento nel settore delle automazioni per il settore ortofrutticolo. In occasione di Macfrut 2022, in un evento al quale hanno partecipato Angelo Benedetti, presidente di Unitec, Andrea Segrè di Last Minute Market e Roberto Della Casa di Agroter, è stato proprio rimarcato questo aspetto, sempre più importante anche per il futuro del pianeta.

“C’è un filo conduttore nella nostra storia quasi centenaria – ha rilevato Benedetti – ed è quello di dialogare con i clienti. Da questo, nascono le necessità di migliorarci e di innovare, di dare risposte concrete e tangibili alle nuove necessità. Oggi, diamo una risposta a 50 diverse tipologie di frutta, perché è bene ricordare che ogni frutto deve avere soluzioni specifiche per essere valorizzato al massimo sul mercato. Abbiamo iniziato prima a fare selezione all’esterno del frutto, poi siamo entrati al suo interno, anche per comprendere se un determinato prodotto possiede o meno le caratteristiche per essere trasportato dall’altra parte del globo”.

Nel futuro ci sono i robot

Il futuro di questo processo nella selezione dei prodotti ortofrutticoli è quanto mai ampio e, un ruolo importante in tal senso, lo potrebbero avere i robot. Lo stesso Benedetti ha confermato che Unitec sta lavorando anche a macchine specializzate nella raccolta dei frutti (anche qui la differenziazione tra le varie referenze è pressochè obbligatoria), ma nel concetto di robotica c’è molto di più. “La robotica – ha detto Benedetti – è anche la risposta al problema di manodopera che sempre più tante aziende stanno incontrando. Lavorare manualmente in campagna non è gradevole, così come fare certi lavori ripetitivi. I robot, tra i loro pregi, hanno quello di non sentire la stanchezza”.

Il numero 1.000 ad Apofruit

Un fiore all’occhiello che contraddistingue Unitec è stato anche quello, come ha sottolineato lo stesso Della Casa, di avere saputo fidelizzare i propri clienti nel tempo. A confermare questo aspetto, durante l’evento odierno Benedetti ha consegnato a Ernesto Fornari, presidente di Apofruit, una targa che segnala l’installazione, proprio in Apofruit, del millesimo canale di lavorazione in Italia.

La lotta al food waste

Il prof. Segrè, che con la sua società collabora con Unitec, ha poi introdotto più nello specifico il tema dello spreco alimentare. “Ciò che fa Unitec – ha dichiarato – è molto importante in questo senso, perché permette di dare un’altra opportunità a tutta la frutta che presenta dei difetti. In questo modo, si riduce notevolmente lo spreco”.

Ed eccoli, quindi, alcuni numeri significativi, forniti da Della Casa: Unitec seleziona 350 miliardi di frutti ogni anno e, grazie alle sue tecnologie, 45 miliardi di frutti sono rivalorizzati, prendendo strade diverse da quelle del mercato fresco, dove sarebbero scartati. Do tutte le ciliegie valutate, ad esempio, il 14% risulta non commercializzabile. Ma, grazie alle tecnologie Unitec, 27 miliardi di ciliegie sono “salvate”. Ovvero, il medesimo quantitativo che oggi importa la Cina. Sempre in tale contesto, 13 miliardi di mirtilli non vengono sprecati, e così pure 1,2 miliardi di mele.

“Sono numeri straordinari – ha ribadito Segrè – anche se la strada è ancora lunga in questo ambito. Secondo dati Fao, infatti, attualmente 1/3 del cibo che si produce e si trasforma non viene poi consumato. Se misurassimo questo dato in fatto di impronta carbonica, risulta essere il terzo inquinatore a livello mondiale dopo Usa e Cina”.

Intanto, oggi Unitec prosegue quindi sulla strada dell’innovazione, dopo essere già arrivata, in un secolo di storia, a collocare 6.500 linee di lavorazione in 60 Paesi del mondo.

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