Ottima la qualità, bene la quantità perché le gelate hanno risparmiato, almeno in parte, i terreni di Roncofreddo, in provincia di Forlì, sede produttiva della società agricola Guidi che chiude con soddisfazione la campagna 2021 delle albicocche. Roberto Guidi, il direttore commerciale e figlio di Giancarlo il fondatore, sta già lavorando ai prossimi obiettivi. Prese le misure di quest’anno annuncia novità di prodotto per il 2022. Ma rimanda “a gennaio o febbraio”. In attesa parliamo degli ultimi risultati.
Un 2021 da 65mila quintali e 60 milioni di albicocche
Tanti produttori di albicocche, ma il discorso interessa tutta la frutta con il nocciolo, piangono ancora per le gelate che hanno fatto precipitare in basso le quantità. “Il nostro distretto ha avuto dei danni limitati, ci riteniamo fortunati perché abbiamo perso il 25% del prodotto. E’ andata bene”. In numeri sono 65mila quintali e 60 milioni di albicocche prodotte in queste terre di Romagna.
E la qualità? “Ha giovato l’assenza di piogge, ha permesso che il frutto si presentasse con ottime qualità organolettiche. Ha favorito poi la scomparsa o l’attenuazione di tutti i problemi che le piogge causano quando il prodotto è in fase di maturazione”. Nessun problema in tutto l’arco della campagna? “La possiamo ritenere ottima dall’inizio alla fine”.
Le rosse Rubysole realizzano il 10% più delle gialle
Le rosse piacciono ai clienti e fanno bene al bilancio aziendale, Guidi sottolinea: “Grande soddisfazione è arrivata dalla linea delle albicocche rosse che ci ha accompagnato per due mesi e mezzo, da fine maggio a metà agosto, con il marchio Rubysole. Abbiamo realizzato dei prezzi superiori del 10% rispetto alle albicocche gialle. Abbiamo continuato la produzione e la incrementeremo ulteriormente”.
All’80% Gdo Italia, il 20% in quella estera
Un’altra sfida è coprire più mesi possibili con le albicocche: “Questa settimana terminiamo le consegne. Partiamo dall’ultima settimana di maggio fino a oggi”. Sono quasi sei mesi e si attraversano tre stagioni: primavera, estate e autunno. Le tardive si vendono bene, soprattutto in nord Italia e nord Europa.
Il prodotto Albisole per l’80% è distribuito nella Gdo italiana e il restante 20 in quella estera. I mercati più importanti? “Germania, Inghilterra e Paesi scandinavi“. E la concorrenza estera? “L’abbiamo sentita di meno. Il prodotto vince per qualità e sicurezza pensiamo ai residui. Lo riteniamo di qualità superiore”. E continuano, infatti, gli investimenti sul campo e sulla sostenibilità con il residuo zero: “Oggi raggiungiamo il 70%, ma puntiamo al 99%“. Questa la sfida.
Con SusiSole Guidi punta sulle susine, ma la partenza è stata lenta
Guidi è anche un allevatore di successo, avicolo per la precisione, e sta variando anche la produzione ortofrutticola. In catalogo ha i carciofi, una gran varietà di trasformati, l’olio e punta con forza sulle susine. La linea SusiSole. “Non è un anno di grande consumo, per il primo anno è stata una produzione abbastanza ridotta, entreremo in piena il prossimo. Avremo 15mila quintali quest’anno e raddoppiamo a 30mila il prossimo”. Le varietà sono l’October sun e Angeleno.
Il mercato come ha risposto? “La partenza non è stata molto entusiasmante, anzi abbastanza giù di tono, sotto le aspettative. Speriamo nel recupero di novembre, il prodotto sarà in vendita fino a dicembre”, conclude Roberto Guidi.