Le associazioni di beneficenza sono state fortemente colpite dalla pandemia. L’annullamento degli eventi di raccolta fondi e la chiusura degli store di beneficenza, ha portato ad una significativa riduzione delle entrate, ed è assolutamente probabile che la situazione permanga tale fino al 2021. Tutto questo mette le organizzazioni in grande difficoltà, impedendo di migliorare la propria brand awareness e rendendo estremamente complicato trovare nuove donazioni e volontari.
Nielsen ha quindi deciso di dare concretamente una mano offrendo gratuitamente a centinaia di enti di beneficenza in tutta Europa l’accesso ai propri dati di profilazione dell’audience attraverso Nielsen Marketing Cloud. Le nostre capacità di targeting includono migliaia di segmenti di pubblico caratterizzati da profili demografici, psicografici, per interessi e intenzioni oltre che i per consumi Fmcg o per stile di vita. Tramite questi strumenti gli enti di charity hanno la possibilità di rivolgersi al giusto segmento di audience sfruttando tutti i canali media, Tv, display, video Ctv, radio e stampa, attraendo così nuovi donatori e affrontare così al meglio la difficile situazione sanitaria.
“Molti volontari nelle comunità locali hanno già offerto aiuto – ha affermato Francis Boode, account director Europa di Nielsen – Vogliamo anche noi partecipare il più possibile a questa missione sociale e riteniamo di poter contribuire fattivamente sostenendo gli enti di beneficenza in modo che possano raggiungere il pubblico giusto durante questa crisi senza precedenti”.
Come Nielsen, anche molti inserzionisti hanno dato una mano mettendo a disposizione le proprie risorse e competenze. Nielsen ha collaborato con Digital Angels durante i primi mesi della pandemia ed insieme abbiamo implementato una strategia incentrata sul benessere dei bambini all’interno dell’iniziativa ‘Frutta e verdura nelle scuole’ dell’Ismea (Istituto italiano di servizi per il mercato agricolo alimentare). Questa campagna fa parte di una più ampia strategia digitale “full funnel” mirata a raggiungere un target di utenti interessati al benessere dei bambini, i diretti beneficiari del programma. Attraverso Nielsen marketing cloud, Digital Angels ha avuto accesso ad una vasta gamma di segmenti di audience, demografici piuttosto che psicografici, di consumo di beni e di fruizione di Tv, radio e stampa. Grazie all’elevato standard di qualità dei dati Nielsen, Digital Angels è stata in grado di pianificare e adattare il proprio messaggio in funzione di un pubblico specifico, in modo da comunicare efficacemente l’iniziativa di Ismea ed aumentare il coinvolgimento di operatori e famiglie.
Nelle prime due settimane di campagna i segmenti Nielsen hanno contribuito a raggiungere in maniera significativa un’audience qualificata e rilevante. Digital Angels è stata altresì in grado di ridurre i costi poiché la visualizzazione della pagina web dove appariva il video della campagna è aumentata del 233% e il completamento di visione dei video delle campagne si è incrementato del 25% , generando maggiore interesse intorno all’iniziativa. Inoltre il raggiungimento mirato dell’audience di questa campagna ha portato ad un aumento di oltre duemila abbonati attraverso il sito web di Ismea, risultato ancor più rilevante considerato il breve periodo di on-air.
“In questo momento delicato di ripresa dall’esperienza pandemica, è per noi fondamentale essere al fianco dei nostri clienti, spinti dai principi di trasparenza, vicinanza ed eccellenza, propri di Digital Angels – ha affermato Maria Azzarello, account manager Digital Angels – Grazie alla consolidata ed efficace collaborazione con Nielsen, abbiamo colto l’opportunità di aderire all’iniziativa Charity Offer, che ci ha permesso di impiegare gratuitamente le competenze di Nielsen in ambito di segmentazione e targeting nelle campagne in Programmatic per Ismea. Siamo contenti che la partnership con Nielsen ci abbia consentito di offrire un valore aggiunto alle campagne digital del nostro cliente e di sostenere la lodevole causa del programma Frutta e verdura nelle scuole”. Per approfondimenti, ecco il link al Case Study.