Da 25 anni l’azienda agricola Valier di Borsea, in provincia di Rovigo, ha scelto di investire nella coltivazione della noce: 42 ettari di frutteto circondano il laboratorio aziendale, dove si producono noci in guscio, sgusciate e pasta.
La produzione del 2018 è stata superiore al 2017, e con un’ottima qualità: 1.300 quintali come prodotto in guscio e 400 quintali come prodotto sgusciato o in pasta.
Quest’anno, poi, per l’azienda è arrivato anche il debutto al Sigep. Il titolare Daniele Valier (nella foto) spiega: “E’ stata la nostra prima partecipazione a questo salone della gelateria e della pasticceria, ma nel settore siamo presenti da diversi anni, per cui abbiamo incontrato molti nostri clienti. A Rimini abbiamo presentato una novità per il mondo del gelato: la pasta di noci tostata, che finora avevamo sempre proposto in versione cruda. Ovviamente continuiamo a proporre anche referenze più tradizionali, come noci tostate e pasta cruda di noci.
L’obiettivo del 2019 è quello di ampliare il consumo del prodotto noce, che in gelateria è ancora poco utilizzato. Ci sono diverse realtà a livello italiano, anche molto importanti, che da quest’anno proporranno un gusto alla noce, e pensiamo che questo incrementerà il consumo, facendo da traino per tutto il resto del settore. In ogni caso ci aspettiamo una ripresa, pur sapendo che non possiamo competere come gusti e quantità rispetto ad altre varietà di frutta secca, come pistacchio e nocciola. Sicuramente gli spazi sulla noce stanno aumentando grazie ad una pubblicità positiva dovuta agli effetti benefici del frutto: nelle noci in guscio, già negli ultimi anni, c’è stato un incremento nei consumi. Noi crediamo che adesso i tempi siano maturi anche per lanciare la crema alle noci.
Per ora – ha concluso Valier – lavoriamo quasi esclusivamente con il mercato interno perché c’è ancora tanta richiesta a livello nazionale e non abbiamo quindi bisogno di andare all’estero. La Valier, del resto, coltiva un prodotto italiano per il mercato italiano, mirando al contempo a un progressivo ampliamento dell’offerta verso altri mercati, come ad esempio la Germania, che storicamente consuma molte più noci nella gelateria rispetto all’Italia, e altri paesi più lontani come Malesia e Vietnam, dove sta aumentando la richiesta del prodotto.