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L’insalata dell’Orto: accelerazione sul bio e ora anche un gin

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L’azienda veneta presenta il primo gin al mondo prodotto con violette fresche. Sempre più importante il biologico, in partenza progetti per la Gdo

Dalle parti di Mira, in provincia di Venezia, la creatività certamente non manca. Dopo tisane e spaghetti di verdura, prodotti innovativi e che si stanno facendo strada sia sul mercato italiano che europeo, ora è la volta anche di un prodotto che non c’entra niente con il classico paniere di referenze di un’azienda di IV gamma: un gin. 

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The Sister’s Gin

“Avevamo già incontrato il mondo del beverage: ma ora i nostri fiori da ornamento sono diventati anche ingrediente” ci spiega Sara Menin, responsabile marketing e ricerca e sviluppo dell’azienda veneta L’insalata dell’Orto. Sua l’idea, il nome del prodotto -“The Sister’s Gin, è un omaggio a Cinzia e Raffaella, le due proprietarie dell’azienda” – a anche la realizzazione, con l’aiuto di un botanico. I fiori eduli, uno dei prodotti di punta dell’azienda, già ben conosciuti dal mondo Horeca e della ristorazione, sono ora riusciti ad affascinare anche i barman. “In mezzo litro di prodotto ci sono 40 violette fresche, è il primo gin al mondo ottenuto con questi fiori: è prodotto con la macerazione a freddo e al suo interno ha altre quattro botaniche, tre delle quali prodotte sempre da noi. L’abbiamo presentato da poco ed è stato un successo. È la nostra grande scommessa, un grande progetto al di fuori dell’ortofrutta e dagli scaffali della grande distribuzione”.

L’altra novità del momento appartiene invece proprio al mondo della Gdo e del settore più dinamico e trainante nei consumi alimentari ormai da qualche anno a questa parte, vale a dire il biologico. “Abbiamo diversi progetti in partenza nel biologico con prodotti a marchio del distributore” ci spiega sempre Sara Menin. Oggi su 313 ettari complessivi di proprietà de L’Insalata dell’Orto, 198 sono bio. “Siamo una realtà importante in questo comparto in Italia e in Europa, il fatto di avere la considerazione anche da parte di insegne italiane della grande distribuzione era un nostro obiettivo”. Entro la fine dell’anno, quindi, entreranno in commercio i prodotti, tutte baby leaf provenienti solo da aziende di proprietà.

Per quanto riguarda, infine, gli spaghetti di verdura e le tisane, tutto procede secondo i piani aziendali, conclude Sara Menin: “Gli spaghetti hanno una loro nicchia di pubblico e prossimamente li presenteremo con un nuovo packaging che comunichi ancora meglio il fatto che devono essere cucinati”. Per quanto riguarda le tisane, prodotto unico in Italia e in Europa per concezione e modalità di presentazione, le soddisfazioni arrivano sia dal mercato domestico che da quello estero: “a novembre inizieremo a lavorare con una catena molto importante”.

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