“Oltre 2 milioni di visitatori” ed un fatturato di 36,2 milioni di euro. Sono i primi due numeri, non gli unici, che emergono nell’ormai consueto punto della situazione che FICO Eataly World diffonde e che fotografano con cadenza ormai trimestrale una sorta di “stato avanzamento lavori” del parco agroalimentare di Bologna inaugurato il 15 novembre del 2017. Poco più di mezzo milione di visitatori in più, dunque, rispetto ai primi 6 mesi e altri 10 milioni di euro di fatturato generato da fabbriche, ristoranti, botteghe, corsi, servizi, vale a dire le voci a pagamento della struttura, questo il bilancio dei primi nove mesi.
Insomma, l’estate ha portato un aumento di visitatori, come prevedibile e anche sperato, tanto che ad agosto si è registrato un picco di 223mila visitatori, ma forse non quanto sperato, soprattutto se si volevano raggiungere quei 6 milioni preventivati dal regista di tutta l’operazione, vale a dire Oscar Farinetti, e che ora sembrano oggettivamente impossibili da raggiungere considerando che mancano poco meno di tre mesi al traguardo del primo anno di vita di FICO Eataly World.
L’estate ha visto la stragrande maggioranza – circa due terzi – dei visitatori arrivare da fuori Bologna, il 20% dei quali dall’estero. C’è poi il dato dei bambini, 2000, che sempre in questo periodo, tra luglio ed agosto, ha frequentato i campi estivi, un dato che per l’organizzazione riviste molta importanze se, come afferma Tiziana Primori, AD della società di gestione Eatalyworld, FICO si deve affermare sempre di più come “un luogo sempre più aperto ed adatto ai bambini”, oltre che naturalmente una destinazione per i turisti stranieri.
Nei tre mesi di giugno, luglio e agosto l’organizzazione afferma che tra gli eventi più apprezzati c’è stato l’Aperifico che quindi tornerà anche in autunno , la Notte Bianca del cibo e l’aperitivo in giallo, dedicati il 4 agosto a Pellegrino Artusi e ancora gli appuntamenti del mese sul pomodoro ed al festival della Pizza. Settembre, invece, si è aperto con Chef al Massimo una festa dedicata alla memoria di Massimo Zivieri e un pranzo per oltre 2mila partecipanti preparato da 24 chef.
“Complessivamente, nei primi 9 mesi FICO ha dato vita a 1.000 eventi culturali e di intrattenimento, legati ogni mese ad uno dei mestieri della nostra tradizione, come il mugnaio, il contadino, il pizzaiolo” sottolinea la nota di FICO. Cultura e valorizzazione del cibo italiano, afferma Andrea Segrè, presidente della Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità, è la mission principale del Parco. Va in questa direzione, infatti, la partnership con il Politecnico di Milano con la creazione di aule “virtuali” che potranno “ospitare” fino a 1000 persone.