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Gullino punta sulle mele bio aumentando la produzione

MeleGullinoBiologico
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Autore Redazione

Nel 2018 l’azienda di Saluzzo incrementerà il biologico grazie alla conversione di alcuni impianti. “In tre anni 50mila tonnellate”

Nel 2018 Gullino punterà sempre di più sul biologico e in particolare sulle mele, con aumento della produzione grazie alla conversione bio di alcuni impianti. Le mele Gullino, azienda di Saluzzo attiva da oltre quarant’anni nel settore frutta fresca, sono coltivate oltre i 400 metri di altitudine e proprio per questo non hanno risentito né del caldo eccezionale della scorsa estate, né del maltempo.

«Prevediamo un’ottima colorazione grazie all’escursione termica tra giorno e notte e calibri medio-grandi – spiega Carola Gullino, amministratrice delegata –  la stima produttiva si aggira sulle 11-12mila tonnellate con la prospettiva, nell’arco di 3 anni, di arrivare a 50mila tonnellate».

MelaQui_Gullino

MelaQui_Gullino

Quest’anno Gullino commercializzerà principalmente mele rosse di varietà Gala e Red Delicious, per le quali il territorio del Piemonte è particolarmente vocato e parallelamente sta sviluppando nuove varietà, per ora in piccole quantità, come Crimson Crisp, Fujion, Ino Red Story, Mandinolor e Dainett, che saranno commercializzate sotto il marchio-ombrello Mela Qui (vedi qui).

«Queste sono varietà dall’elevato grado brix e a residuo zero grazie alla conversione al biologico degli impianti che sarà completata entro i prossimi 2 anni – spiega ancora Carola Gullino – anche una parte delle nostre Gala, a residuo zero, perché in conversione bio, saranno commercializzate sotto il marchio Galita».

KiwiGullino

KiwiGullino

Sono invece molto ridotte, rispetto alla scorsa stagione, le quantità del kiwi, altro prodotto di punta di Gullino. Dalle prime analisi dell’azienda la qualità risulta buona con un elevata sostanza secca, soprattutto nel Piemonte, e quindi elevata conservabilità.

«C’è una grande corsa da parte dei clienti ad accaparrarsi il prodotto e i prezzi sono tra i più alti di sempre – spiega l’amministratrice delegata – nonostante questo non tutti i compratori si sono resi conto della situazione di calo drastico e credono che le celle saranno piene, ma quest’anno il prodotto non c’è e quindi dovranno farsene una ragione. I  prezzi per adesso sono buoni ma bisogna sperare che si mantengano su questi livelli per tutta la stagione».

Gullino esporta l’80% del proprio prodotto in Paesi quali Spagna, Inghilterra, Stati Uniti e Canada. «Sarà una campagna molto difficile – conclude Carola Gullino – speriamo che la nostra qualità e passione riescano ad essere premiate».

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