209.255 tons di pere delle principali varietà, oltre 1.000 clienti serviti in 48 Nazioni, un incremento delle esportazioni di oltre il 25% rispetto alla campagna precedente per un fatturato di 151,4 milioni di €; questi sono i numeri che hanno permesso ad Opera S.c.a. di diventare in pochi mesi la più grande azienda nel mondo per la commercializzazione di pere.
I risultati ottenuti nel corso dell’esercizio appena concluso sono sostanzialmente allineati con le previsioni iniziali e nonostante un contesto di mercato con aspetti non favorevoli – una produzione in EU ed in Italia in linea con la media del triennio precedente ma con pezzatura dei frutti molto modesta, l’embargo russo e le crescenti tensioni politiche ed economiche in Nord Africa e la forte competizione di Belgio e Olanda – l’azienda ha chiuso il primo anno di attività superando i 150 milioni di € fissati come obiettivo in fase previsionale.
L’ Assemblea Generale di Opera ha quindi ribadito l’assoluta convinzione che la strada imboccata non abbia alternative e i soci si sono mostrati sempre più convinti che per raggiungere una diffusa sostenibilità economica della coltivazione del pero in Italia si possa passare solo per:
- l’ aggregazione di un’ offerta di pere la più ampia possibile;
- il miglioramento continuo dell’efficienza e dell’efficacia dell’ organizzazione dell’azienda;
- il miglioramento continuo del profilo organolettico della frutta e del servizio ai clienti;
- l’ introduzione e dal sostegno nel tempo di una coerente politica di marca
Il Presidente di Opera Aldrovandi ha quindi concluso l’Assemblea ringraziando tutti quelli che sono stati impegnati nel complesso start – up, i nuovi soci e i soci promotori
“a cui deve essere riconosciuto il merito di aver avuto il coraggio di sfidare un insoddisfacente status quo organizzativo perdurante da troppi anni”.