E’ stato lanciato in questi giorni il progetto “Noberasco GO”, che coinvolge 14 atleti nazionali italiani, tutti ai primi posti nelle loro rispettive specialità. L’ultracentenaria azienda di Carcare (SV), realtà leader nella produzione e distribuzione di frutta secca e disidratata, mira infatti a creare un binomio indissolubile con l’universo sportivo. Gli atleti coinvolti, infatti, saranno protagonisti nelle prossime settimane di eventi pubblici e “social” organizzati da Noberasco.
Il gruppo di sportivi, guidato dal campione di bike trial e noto volto tv Vittorio Brumotti, testimonial di Noberasco, coinvolge complessivamente atleti vincitori di 9 medaglie olimpiche e ben 50 podi mondiali. Si tratta in particolare di: Elisa Di Francisca e Aldo Montano (scherma), Clemente Russo (boxe), Marco Orsi ed Erica Musso (nuoto), Eva Lechner (mountain bike), Daniele Meucci, Silvia Salis e Gianmarco Tamberi (atletica leggera), Roberta Vinci (tennis), Marta Pagnini (ginnastica ritmica), Frank Chamizo Marquez (lotta), Valentina Diouf (pallavolo) e Andrea Pusateri (ciclismo paralimpico).
Mattia Noberasco, amministratore delegato dell’azienda ligure, ha commentato in proposito: “L’energia che i prodotti Noberasco garantiscono da oltre cent’anni è presente in ogni atleta, in qualsiasi contesto pratichi la sua disciplina. Vogliamo essere vicini allo sport vero, per far conoscere i nostri valori che rispecchiano quelli dei campioni che abbiamo la fortuna di avere al nostro fianco in questa prima esperienza nel mondo dello sport: impegno, correttezza, positività, rispetto e dedizione”.
Gli atleti ambasciatori del progetto “Noberasco Go” si sono riuniti la scorsa settimana a Carcare e hanno incontrato i dipendenti dell’azienda nel corso della prima di una serie di iniziative che li vedranno coinvolti nei prossimi mesi sia in eventi pubblici sia sui canali social. “E’ stata un’esperienza molto formativa per tutti – racconta il testimonial Vittorio Brumotti – che ci ha dato l’occasione di conoscere da vicino un’azienda che ottiene risultati perché alla materia prima e al talento unisce duro lavoro giornaliero, esattamente come nello sport”.