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Delegazione Cso visita la nave Maersk Guatemala

Maersk Guatemala
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Autore Redazione

I rappresentanti di Alegra, Consorzio Jingold, Naurutalia RK Growers e Salvi/Unacoa visitano la portacontainer al porto Genova Voltri

È tra le più grandi navi portacontainer e dotata di tecnologie all’avanguardia. Costruita nel 2004, la Maersk Guatemala, battente bandiera di Hong Kong, è stata visitata presso il porto di Genova Voltri, col coordinamento del Cso di Ferrara, da una delegazione di rappresentanti di alcune delle più importanti realtà del settore ortofrutticolo, particolarmente interessati all’export oltremare, come Alegra, Consorzio Jingold, Naurutalia RK Growers e Salvi/Unacoa, accompagnati dai responsabili commerciali e dal direttore operativo di Maersk Line.

Lunga 337 metri per 48 di larghezza, la Maersk Guatemala ha una stazza di oltre 113.000 tonnellate e una capacità di 10.000 TEU: è in grado di caricare a bordo fino a 10.000 TEU (container da 20 piedi) ed inoltre è dotata di 1.000 colonnine per i reefer (container refrigerati per i cold treatment).

“I responsabili di Maersk Line, insieme al capitano della nave, ci hanno accompagnato –  si legge in una nota del Cso – illustrandoci il funzionamento delle strumentazioni che tengono sotto controllo il carico, compresa la buona riuscita del cold treatment. Infatti, nel caso di insorgenza di qualche problema, attraverso le strumentazioni e l’equipaggio, è possibile intervenire in tempo reale”.

“La visita – dichiara Simona Rubbi, responsabile progettazione e internazionalizzazione del Cso – è sicuramente stata un interessante momento di approfondimento e confronto reciproco. Gli esportatori hanno potuto verificare meglio le complesse dinamiche che stanno dietro al coordinamento e alle tempistiche richieste dai trasporti marittimi, oltre ad avere informazioni sui nuovi servizi offerti. Maersk ha avuto l’occasione di comprendere ancor meglio alcune peculiarità del settore ortofrutticolo che è sicuramente uno dei comparti più delicati, a cui va prestata una particolare attenzione nelle spedizioni.”

“Data la positiva esperienza – conclude Simona Rubbi- auspichiamo di poter ripetete l’iniziativa in modo da coinvolgere anche le altre aziende che non hanno potuto partecipare a questa prima visita”.

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