Nei giorni scorsi la fotografia di Dario Cartabellotta, commissario unico del Cluster Bio Mediterraneo, del quale la regione Siciliana è Official Partner, che con una scopa cercava di rassettare il padiglione aveva fatto il giro della rete. Delle difficoltà di alcuni padiglioni a essere operativi sin dall’apertura del 1 maggio se n’era parlato a iosa su tutti gli organi di informazione. Ma che la situazione potesse degenerare in questo modo era difficile prevederlo. Sporcizia, copertura del padiglione non adeguata con conseguenti problemi quando piove, segnaletica insufficiente, wi-fi non funzionante: questi i problemi più urgenti segnalati. E così, un po’ a sorpresa arriva la lettera del commissario Cartabellotta a Giuseppe Sala, commissario generale di Expo: “non ci sono le condizioni che consentono la regolare realizzazione del palinsesto delle attività». Quindi la Sicilia sospende «ogni attività dell’area comune sino a quando non saranno i risolti i problemi segnalati e i necessari atti a garantire la sicurezza degli operatori e visitatori».
Le polemiche successive, come da copione in questi casi, non si sono fatte attendere. Già nei giorni scorsi era stata istituita dalla Regione una commissione ispettiva. Nino Caleca, assessore alle Risorse Agricole della Regione Siciliana, dichiara che “la decisione di Cartabellotta non è stata concordata nè con il presidente della Regione, nè con me e neppure con il coordinatore del comitato di controllo”. E poi ancora il governatore della Regione, Rosario Crocetta. “Il commissario Dario Cartabellotta non doveva assolutamente accettare la consegna del BioCluster incompleto il giorno prima dell’inaugurazione all’Expo e avrebbe dovuto sollevare una chiara contestazione. Non l’ha fatto: chi ha sbagliato ovviamente pagherà e non faremo sconti a nessuno”. Di fatto il Cluster rimane aperto e le attività delle altre nazioni che vi partecipano proseguiranno.
Certo l’immagine della Sicilia non ne esce bene, sebbene il Padiglione della Regione vero e proprio sia un altro e, secondo quando dichiara ancora Crocetta, “funziona fin dal primo giorno, ci sono imprese che stanno esponendo realizzando anche buoni contatti”. La speranza è che la situazione possa risolversi a breve, anche perché alcune attività, anche del mondo ortofrutticolo, stavano cominciando ad essere calendarizzate. Per esempio, il 14 maggio, Oranfrizer avrebbe dovuto – a questo punto non resta che usare il condizionale – promuovere proprio in questo Cluster gli agrumi siciliani con evento guidato dall’ex pallavolista Andrea Lucchetta e con un cooking show sull’arancia rossa condotto dallo chef Carmelo Chiaramonte.
Fonte news: CataniaToday, La Repubblica – Palermo. Credit foto: La Repubblica