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Patate e cipolle: Agrioltrepo’ investe sulla qualità

I primi risultati del progetto di valorizzazione del territorio Piemontardo. Andrini: “Abbiamo scelto la strada dell’innovazione”

Agrioltrepo’ è stata fondata a Voghera (Pavia) per riunire in un’unica realtà la filiera delle patate e delle cipolle da consumo fresco prodotte nel territorio tra Piemonte e Lombardia. Dalla produzione alla frigoconservazione, dalla lavorazione al confezionamento fino alla commercializzazione, l’obiettivo è la valorizzazione del territorio “piemontardo” e della sua produzione orticola, certificandone origine e qualità.

Obiettivo che, negli anni, Agrioltrepo’ è riuscita a centrare portando sui banchi della grande distribuzione organizzata la “Patata della Lombardia“, la “Patata del Piemonte“, la “Cipolla Dorata di Voghera“, insieme ad altre referenze di patate e cipolle prodotte sul territorio.

Non a caso, quindi, l’impianto di lavorazione è situato a Voghera, strategico crocevia tra due regioni, Lombardia e Piemonte, e due provincie, Pavia e Alessandria, che vantano un areale produttivo di eccellenza in termini di vocazionalità e di importanti superfici dedicate alle due orticole. Orticole tutte prodotte in un raggio di soli 25 km dallo stabilimento di lavorazione. L’approvvigionamento della materia prima proviene per buona parte dalla base associativa di Agrioltrepo’ e dai produttori afferenti al bacino dello stesso areale.

L’esperienza e la tecnologia al servizio della qualità

L’esperienza e la professionalità dei produttori, l’attenzione alle scelte varietali, l’utilizzo di moderne tecniche colturali, l’ottimizzazione della risorsa idrica, il supporto tecnico allineato ai Disciplinari di produzione, le certificazioni Globalgap e Grasp consentono di raggiungere gli standard qualitativi richiesti da consumatori sempre più attenti ed esigenti.
Tutti strumenti e passaggi che consentono l’era del digitale in agricoltura, e cioè fare la cosa giusta, nel tempo giusto e nel modo giusto con informazioni georeferenziate, GPS e sensori a livello di suolo e pianta.

Un nuovo progetto di valorizzazione

In un’ottica di costante innovazione delle tecniche e delle pratiche agronomiche Agrioltrepo’ ha avviato il progetto di valorizzazione delle produzioni orticole del territorio Piemontardo in collaborazione con Timac Agro Italia (specializzata in soluzioni nutrizionali ad alto contenuto tecnologico) e Sata (società di consulenza agronomica).
“Obiettivo primario del progetto è ottenere, e mantenere, standard di rese quali-quantitative elevate per entrambe le orticole, con l’ausilio di specifiche e innovative pratiche agronomiche (pratica/metodo irriguo) – spiega il presidente di Agrioltrepo’, Benito Andrini – Inoltre, affinare sempre più la nutrizione con un uso efficiente di fertilizzanti speciali per ottenere il migliore risultato possibile con il minimo utilizzo. Utilizzo che sarà mirato e specifico, scegliendo il prodotto in funzione dell’obiettivo che si intende perseguire e in ottemperanza ai Disciplinari di produzione integrata di Lombardia e Piemonte”.
L’attività del 2020 si è svolta su cipolla nell’Azienda agricola Andrini, per l’areale piemontese, e su patata nell’Azienda agricola Stringa per l’areale lombardo.

Sintesi dei risultati del primo anno

La strategia di concimazione Timac su patate è stata incentrata sull’ottimizzazione delle unità fertilizzanti per un miglior equilibrio dei diversi elementi nutritivi e una maggior disponibilità degli stessi nelle diverse fasi fenologiche. I primi dati evidenziano un aumento della produzione e un incremento della percentuale di calibro 65-75 mm della tesi Timac rispetto a quella aziendale.

Per la coltivazione della cipolla nella strategia di concimazione Timac sono state ridotte le unità fertilizzanti, mantenendo inalterati i parametri produttivi. Sono in corso analisi di valutazione qualitative per entrambe le colture, seguiranno aggiornamenti dopo la fase di conservazione.

Obiettivi 2021

Oggi occorre produrre di più, ma produrre meglio ed essere, così, competitivi non solo sotto il profilo economico ma anche della sostenibilità ambientale. Ambiente di cui gli agricoltori sono custodi.
La scelta dei fertilizzanti da impiegare, concordate insieme a Timac e con la collaborazione tecnica di Sata,  ha giocato un ruolo fondamentale; così come la maggiore attenzione dedicata all’impiego di meso e microelementi opportunamente bilanciati all’interno della soluzione nutritiva. Non meno importanti gli interventi eseguiti per via fogliare, che nei momenti di maggiore criticità, hanno contribuito a realizzare risultati molto soddisfacenti.

“La strada della qualità e dell’innovazione non è certamente la più facile, perché nell’immediato appare spesso la più costosa: ma in agricoltura è solo alla raccolta, quando si contano i risultati, che si tocca con mano il vantaggio di avere operato bene. L’interpretazione della moderna agricoltura sta nella capacità di superare i problemi, che nelle ultime annate sono stati molti, anche a causa di eventi climatici sempre più estremi e delle crescenti difficoltà che riscontriamo nel controllare fisiopatie e patogeni”, conclude il presidente Andrini, ringraziando i tecnici di Timac Agro Italia per la preziosa collaborazione in questo primo anno di progetto.

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