Superato il lockdown e conseguenti problemi di logistica, il settore ortofrutticolo si appresta ad affrontare le movimentazioni post-Covid19. In particolare, il mondo dell’import-export italiano è pronto ad affrontare la campagna 2020/21 forte di alcune novità. Dopo avere portato a termine gli accordi bilaterali con Thailandia, Vietnam e Taiwan per l’export delle nostre mele e con il Messico (per i kiwi), la firma dell’Addendum al protocollo per l’esportazione di kiwi in Cina velocizza le operazioni di esportazione dei kiwi nazionali verso il mercato asiatico. Completando, così, il Protocollo sui requisiti fitosanitari firmato nel 2009.
Non solo, gli operatori ortofrutticoli italiani attendono di conoscere gli ultimi sviluppi sulla “Nuova Via della Seta”. Una grande opportunità per ampliare le nostre spedizioni su rotaia grazie al (potenziale) impiego degli stessi container frigo che ora si utilizzano nelle spedizioni marittime. Oltre ai kiwi e alle arance rosse, sulla rampa di lancio ci sono arance bionde, mele e pere made in Italy. Resta, però, l’incognita della Federazione Russa, che non consente il transito dei prodotti oggetto di embargo nel proprio territorio. Urgono azioni di mediazione non solo dell’Italia, ma a livello di Unione europea. E, forse, qualcosa si sta muovendo.
Intanto, l’azienda siciliana Oranfrizer – per allargare il calendario della propria offerta – ha avviato un programma di importazione di arance rosse dall’Australia (vedi articolo), cui seguiranno presto anche quelle dal Sudafrica.
Di questi e di altri temi si occuperà il nuovo webinar di myfruit.TV “Logistica e nuovi mercati: come cambia l’import/export dell’ortofrutta italiana“. Per conoscere come cambiano le esportazioni ma anche le importazioni di ortofrutta made in Italy, mercoledì 30 settembre dalle 15 alle 16 si confronteranno Simona Rubbi (Cso Italy), Sara Grasso (Oranfrizer), Marco Rivoira (Rivoira Group) e Valentina Mellano (Nord Ovest). Per assistere all’evento è sufficiente registrarsi a questo link.