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Ortofrutta a Expo. Firmato accordo tra Mipaaf, Unioncamere e Sogemi

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Autore Redazione

Un marchio per certificare rintracciabilità e qualità. Progetto pilota all’Ortomercato di Milano

Lo sviluppo di un sistema di qualificazione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso nazionali attraverso la creazione di un marchio “Qualità e Sicurezza”. È l’idea scaturita dalla collaborazione tra Mipaaf, Unioncamere e Sogemi, l’ente gestore dell’ortomercato di Milano, il cui protocollo è stato firmato lunedì 3 agosto a Expo. A firmare il Ministro Maurizio Martina, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello e l’amministratore unico di Sogemi spa Nicolò Dubini.

L’obiettivo è il miglioramento della qualità e la rintracciabilità dell’ortofrutta venduta nei mercati all’ingrosso. Il marchio “Qualità e sicurezza”, con le relative procedure di qualificazione e il disciplinare verrà gestito da Unioncamere e partirà su base volontaria, quindi l’adesione è facoltativa e aperta a tutti i mercati d’Italia.

Come primo progetto pilota parte l’Ortomercato di Milano, una realtà importante tra i mercati all’ingrosso d’Italia e che, nonostante i mille problemi che lo caratterizzano e che ciclicamente emergono, comprese le prese di posizione e le proteste dei grossisti che vi operano internamente, movimenta 5 milioni di prodotto l’anno, pari al 10% delle merce che trasita su tutte le strutture similari d’Italia.

“Per far crescere la filiera ortofrutticola italiana è fondamentale creare nuove opportunità di mercato agli operatori – ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina – e garantire qualità, sicurezza e trasparenza in tutta la filiera ed ai consumatori finali. L’intesa di oggi rientra nella strategia di azioni che stiamo mettendo in campo per raggiungere questo obiettivo e la sperimentazione con l’Ortomercato di Milano rappresenta un’occasione importante per costruire un modello di lavoro replicabile in tutti i mercati italiani. Si tratta di una sfida d’innovazione, di legalità, un progetto aperto con il quale si può contribuire al rilancio di un settore come quello dell’ortofrutta che vale quasi 13 miliardi di euro e che vede oltre 491.000 aziende agricole al lavoro su più di 1 milione di ettari”.

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