Buone nuove per le aziende agricole. Allo scopo di migliorare le condizioni di salute e sicurezza, sono in arrivo 65 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione dall’Inail, Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro. Le domande per usufruire del fondo potranno essere inviate, via telematica, dal 15 luglio prossimo. In realtà, si tratta di una nuova versione del cosiddetto bando Isi Agricoltura 2019-2020 il quale, nella sua forma originaria, sostiene da anni, con incentivi a fondo perduto, l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori e macchinari sicuri per la salute di chi li utilizza e per l’ambiante. Ma la pandemia, nei mesi scorsi ha rimesso in discussione le tempistiche – oramai consolidate – di questo bando giunto alla sua decima edizione.
La revoca del bando e le speranze per l’agricoltura
Occorre infatti tornare a febbraio, in tempi pre-Covid, per ricostruire la vicenda del bando Inail. Per tutti i settori coinvolti – nel bando originario, quest’anno come gli altri anni anni, si parlava di cinque assi – dunque non solo per quello agricolo, erano stati stanziati dall’Istituto 250 milioni di euro. Le domande per usufruirne, avrebbero dovuto essere compilate dal 16 aprile. Ma poi, con la pandemia e con il successivo decreto Rilancio, il bando Isi 2019 nel suo complesso era stato revocato, mentre una nota apparsa sul sito web dell’Inail il 27 maggio scorso, lasciava qualche speranza per il settore agricolo: “Il bando di finanziamento Isi 2019 – si leggeva – è revocato ai sensi dell’art. 95, del decreto legislativo n. 34 del 19 maggio 2020, ad eccezione delle risorse provenienti dal fondo agricoltura“.
La nuova versione e l’aumento della dotazione
Nei giorni scorsi la conferma: per il settore agricolo, lo stanziamento non è solo stato confermato ma, rispetto alla prima versione, è anche stato incrementato, tanto che oggi ammonta a 65 milioni di euro: 40 milioni già previsti dal bando Isi 2019 prima versione, 25 milioni di euro provenienti dal bilancio di previsione 2020 dell’Istituto. Va anche specificato che, dei 65 milioni complessivi, 20 sono finanziati dal ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il nuovo avviso, quindi, assicura la continuità di un’iniziativa di prevenzione che tra il 2016 e il 2018 ha messo in campo 115 milioni di euro per la realizzazione di circa 3.300 progetti presentati da micro e piccole imprese agricole.
La domanda digital e i contributi
Nell’era della digitalizzazione, naturalmente anche le domande per usufruire dei fondi dovranno essere presentate in modalità digitale: i dettagli non sono ancora noti, ma sembrerebbe essere escluso un click day. Per i “progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli”, salvo smentite dell’ultima ora, l’aliquota di finanziamento varia tra il 40% e il 50%, mentre il finanziamento va da un minimo di mille euro a un massimo di 60mila.
Il commento di Coldiretti…
Il bando Isi è stato ben accolto da Coldiretti la quale, forte dei dati ottimistici registrati nei primi mesi del 2020 in materia di infortuni sul lavoro nel settore agricolo – riduzione del 24,7% degli infortuni complessivi, -27% quelli mortali – ha commentato: “L’andamento registrato conferma il prezioso lavoro di ammodernamento delle imprese agricole fatto in questi anni per rendere il lavoro in agricoltura tecnologicamente più avanzato, ma anche più sicuro. Molto resta tuttavia ancora da fare e per questo è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Per questo sono importanti le risorse che Inail mette a disposizione delle imprese agricole per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione”.
… e quello di Confagricoltura
“Gli incentivi per l’acquisto o il noleggio di mezzi e macchinari più performanti – ha evidenziato Confagricoltura – favoriscono una reale innovazione del settore verso un’agricoltura più sostenibile, a beneficio degli operatori, dell’ambiente e della qualità del lavoro. Particolarmente interessante è l’esclusione dell’Isi Agricoltura dal regime de minimis, su apposita autorizzazione Ue, secondo uno schema che dovrebbe e potrebbe essere adottato, più in generale, per i finanziamenti concessi a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”. Confagricoltura ha infine ricordato che le imprese agricole possono essere ammesse anche al bando Isi Covid, di prossima emanazione da parte dell’Inail, che destina risorse per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza e prevenzione anti coronavirus per i lavoratori del settore primario. Si tratta di una specifica richiesta avanzata dall’organizzazione degli imprenditori agricoli, accolta e inserita tra le misure previste dal decreto Rilancio.